Cagliari, il futuro è lontano dal Sant'Elia

Calcio
Lo stadio Nereo Rocco, inaugurato nel 1992, sarà la "casa" del Cagliari fino alla fine della stagione. Dopo il 30 giugno la squadra dovrebbe migrare, in maniera provvisoria, a Quartu Sant'Elena per giocare allo stadio "Is Irenas". Gia' avviate, spiega il Cagliari, tutte le "iniziative per la realizzazione in quell'area che possa ottenere da subito e senza deroghe o proroghe l'agibilita' a norme in maniera totale e definitiva" (Getty)
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La società sarda con una nota sul sito ufficiale dichiara di "aver effettuato una indagine conoscitiva" per individuare nei comuni vicini a Cagliari l'impianto per la stagione prossima, L'ipotesi più probabile è lo stadio "Is Arenas" a Quartu Sant'Elena

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Cagliari sempre più lontano dal Sant'Elia, lo stadio in cui ha giocato, salvo brevi interruzioni, da quarantadue anni a questa parte. Il presente e' Trieste (dopo la gara con l'Inter, Conti e soci giocheranno al Rocco anche il match "casalingo" con il Catania), il futuro ormai è Quartu: lo ribadisce la società rossoblù in una nota sul suo sito ufficiale.

"La Società Cagliari Calcio - si legge - comunica d'aver effettuato una indagine conoscitiva tendente ad individuare, tra i Comuni confinanti con il capoluogo, l'impianto sportivo piu' realisticamente fruibile, ancorche' in maniera non definitiva, in vista della prossima stagione calcistica 2012-2013: il sito maggiormente accreditato per la realizzazione di tale progetto è risultato essere quello di 'Is Arenas' a Quartu. Già avviate, spiega ancora il Cagliari, tutte le "iniziative per la realizzazione in quell'area che possa ottenere da subito e senza deroghe o proroghe l'agibilità a norme in maniera totale e definitiva".

La corsa contro il tempo ha come punto di riferimento il 30 giugno, data in cui scadono i termini di iscrizione per il futuro campionato di serie A. Nel frattempo si resta a Trieste. "Per quella data - continua la nota -l'unico terreno di gioco omologato che la Cagliari Calcio potrà presentare sarà il 'Nereo Rocco'. E il Sant'Elia ora sembra davvero un ricordo: "Intanto procederemo nello sconforto di questa continua migrazione - continua il Cagliari - cui purtroppo ci vediamo costretti, talvolta in modo umiliante, chiedendo ospitalità, quasi una sorta di asilo politico a carattere sportivo, un po' dappertutto, nell'isola e fuori, senza avere mai risposte per quanto a nostre spese e senza l'ausilio di denaro pubblico, abbiamo da tempo sognato di realizzare: semplicemente il nostro stadio".