Napoli, multa per i fischi all'inno e 3 turni a Quagliarella

Calcio
I fischi dei tifosi per l'inno nazionale cantato da Arisa costano caro alla società partenopea (Getty)
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Dopo la gioia per la vittoria della Coppa Italia, ecco la stangata: 20 mila euro per i fischi all'inno cantato da Arisa. Puniti anche l'attaccante juventino (tre giornate per la gomitata ad Aronica) e la società bianconera (10mila euro per i fumogeni)

Il giudice sportivo ha condannato il Napoli a pagare 20 mila euro di ammenda per i fischi di alcuni tifosi durante l'esecuzione dell'inno nazionale. prima della finale di Coppa Italia all'Olimpico di Roma. L'episodio era stato commentato dal presidente del Coni Petrucci:  "E' becerume", aveva detto il numero uno dello sport nazionale, "e si dovrebbero vergognare: l'inno non si fischia mai. Arisa è stata brava e molto seria, non era facile continuare a cantare con tutti quei fischi". Sulla stessa linea la portabandiera azzurra alle prossime Olimpiadi, Valentina Vezzali: "Non si deve mai contestare il proprio Paese" - ha detto la campionessa della scherma. "Dobbiamo essere orgogliosi di essere italiani".

QUAGLIARELLA FUORI TRE GIORNATE - Il giudice sportivo ha anche squalificato per tre giornate l'attaccante della Juventus Fabio Quagliarella, espulso per la gomitata al volto rifilata ad Aronica durante la finale dell'Olimpico. Squalifica di una giornata, per somma di ammonizioni, anche per il portiere Storari e per Marco Borriello. Multa anche per la società bianconera: 10mila euro per il lancio di "innumerevoli petardi, bengala e fumogeni".