Buffon: "Partite aggiustate? Fare due conti non è reato"

Calcio
Gianluigi Buffon parla di Nazionale, Juve e scommesse

Dal ritiro della nazionale il portiere della Juventus dice la sua sul campionato concluso, sull'Italia e sul calcioscommesse: "Se a due squadre serve un pari? Qualche conto lo si può fare". Quanto alla sua squadra di club: "Conte è stato determinante"

Un Gigi Buffon a 360° quello che parla dal ritiro della nazionale. Juve, Italia e calcioscommesse sono i temi principali. Sulle questioni bianconere Buffon ribadisce: "Io ho vinto 5 scudetti ma me ne hanno assegnati 3, quest'anno il nostro allenatore ha inciso moltissimo sulla vittoria dello scudetto. la papera di Lecce? Se n'è parlato tantissimo e significa che sono ancora il più forte".

Quanto alla nazionale: "Ho detto che sarei contento se l'Italia facesse un buon Europeo, che significa arrivare almeno in semifinale e da lì giocarcela". La questione scottante del calcioscommesse in cui è stato tirato in ballo anche Antonio Conte genera qualche apprensione: "Non c'è nessuna paura perché conosco la persona, perché molti giocatori del Siena hanno dato versioni differenti da quelle accusatorie".

Ma se a due squadre andasse bene un pareggio: "Sono affari loro. Alcune volte, se qualcuno ci pensa bene, cosa devi fare? In alcuni casi si dice: meglio due feriti che un morto. E' chiaro che le squadre le partite se le giocano e sarà sempre così. Penso che ogni tanto anche qualche conto è giustificato farlo".