Tavaroli: "Moratti mi chiese un dossier su De Santis"
Calcio
Nel corso del processo sul sistema di spionaggio illegale svolto dalla sicurezza di Telecom, parla il principale indagato. E, dopo le intercettazioni sul pedinamento ai danni di Vieri e altri giocatori, chiama in causa anche il presidente nerazzurro
Massimo Moratti avrebbe commissionato a Giuliano Tavaroli un dossier sull'ex arbitro Massimo De Santis. A rivelarlo è Giuliano Tavaroli, l'ex capo della security di Telecom e Pirelli e principale indagato nel processo sul sistema di dossier illegali istituiti su personalità della politica, dell'economia e dello spettacolo.
Un sistema che - stando alla testimonianza di Tavaroli - coinvolgerebbe anche Massimo Moratti e l'Inter, già chiamati in causa da intercettazioni sul pedinamento ai danni di Vieri e altri giocatori. Il presidente nerazzurro, dice Tavaroli, avrebbe chiesto una pratica dal nome "Ladroni" sull'ex arbitro. Se ne saprà di più nelle prossime fasi del dibattimento.
La missione sarebbe stata svolta tra il gennaio e il luglio del 2003, avrebbe riguardato anche un guardalinee (Cennicola) e l'ex d.s. del Messina Fabiani; la fattura a Cipriani sarebbe stata pagata da Pirelli, cioè dalla struttura di Tavaroli.
E proprio su questo particolare si basa la linea difensiva dell'Inter: perché avrebbe dovuto pagare Pirelli (cioè Tavaroli) e non l'Inter che a Cipriani aveva già pagato direttamente un incarico, quello di verificare il comportamento extracalcistico di Bobo Vieri? Una domanda questa che allo stesso Tavaroli avevano rivolto i PM nel 2006 senza ricevere spiegazioni convincenti. Tanto che nessuno dell'Inter ha mai assunto status di indagato. Moratti nega ogni contatto con Tavaroli e lamenta come ancora una volta si tiri fuori il nome di Facchetti, l'unico impossibilitato a difendersi.
Un sistema che - stando alla testimonianza di Tavaroli - coinvolgerebbe anche Massimo Moratti e l'Inter, già chiamati in causa da intercettazioni sul pedinamento ai danni di Vieri e altri giocatori. Il presidente nerazzurro, dice Tavaroli, avrebbe chiesto una pratica dal nome "Ladroni" sull'ex arbitro. Se ne saprà di più nelle prossime fasi del dibattimento.
La missione sarebbe stata svolta tra il gennaio e il luglio del 2003, avrebbe riguardato anche un guardalinee (Cennicola) e l'ex d.s. del Messina Fabiani; la fattura a Cipriani sarebbe stata pagata da Pirelli, cioè dalla struttura di Tavaroli.
E proprio su questo particolare si basa la linea difensiva dell'Inter: perché avrebbe dovuto pagare Pirelli (cioè Tavaroli) e non l'Inter che a Cipriani aveva già pagato direttamente un incarico, quello di verificare il comportamento extracalcistico di Bobo Vieri? Una domanda questa che allo stesso Tavaroli avevano rivolto i PM nel 2006 senza ricevere spiegazioni convincenti. Tanto che nessuno dell'Inter ha mai assunto status di indagato. Moratti nega ogni contatto con Tavaroli e lamenta come ancora una volta si tiri fuori il nome di Facchetti, l'unico impossibilitato a difendersi.