Serie A, la Top 10 dei gol di testa dopo sette giornate
CalcioLa squadra di Cosmi è quella che sfrutta meglio il gioco aereo: già 3 gol di testa in questa prima parte di campionato, e tutti nati dai cross degli esterni. Catania, Lazio e Torino regine dal corner, Milan e Juve ancora a secco
di Vanni Spinella
Catania, Lazio e Torino dagli angoli, il Siena dalle fasce. Dopo 7 giornate di campionato sono queste le squadre che usano di più (e meglio) la testa.
Questione di modulo? Forse. È un dato di fatto che molte squadre di Serie A stiano scoprendo i benefici del 3-5-2: se ben adottato, e con gli interpreti giusti sulle fasce, in sostanza ci si difende in 5 e si può arrivare ad attaccare anche in 4.
Dimenticate le incornate alla Aldone Serena, frutto dei cross dell'ala di turno o del terzino che si sovrapponeva (indimenticabile un suo gol nel derby con cross dal fondo del terzino Beppe Bergomi). Oggi le palle in mezzo le scodellano “gli esterni”. E i gol di testa dipendono dalle loro sgroppate, dalla lucidità con cui arrivano sul fondo e dalla precisione con cui pescano il compagno a centro area.
Finora, in Serie A, i gol segnati di cabeza sono 28 su 172 totali. Nove (il 5%) da calcio d’angolo (con Lazio, Catania e Torino, 2 a testa, le più abili a sfruttare i corner), 14 (l'8%) realizzati grazie ai cross dalle fasce laterali.
La curiosità, a questo punto, è capire quale sia la squadra che propone il gioco più “avvolgente”, con la manovra sviluppata sugli esterni e la classica inzuccata del “centravanti”. E, a sorpresa, è il Siena di Cosmi.
Già 3 reti nate così, con Calaiò re dei colpitori di testa (gol alla Juventus su cross dalla destra di Angelo, rete all’Udinese su cross dalla sinistra di Sestu) e Valiani centrattacco improvvisato (è alto poco più di 1.70) con gol di testa all’Inter, su invito dalla destra di Sestu.
Juventus e Milan, finora, non hanno ancora segnato testa. L’Inter una volta sola (Samuel nel derby), ma sfruttando un calcio di punizione. Poco "all'inglese" anche Napoli (un solo gol di testa, Cavani al Palermo su cross di Vargas) e Roma (Florenzi all’Inter, con palla messa in mezzo da Totti).
Ci si aspetterebbe numeri diversi anche dal Torino che con il 4-2-4 di Ventura, un’ala dal dribbling facile come Cerci e un uomo d’area abile di testa come Rolando Bianchi sembrerebbe costruito apposta per segnare in questa maniera. I granata si limitano a un solo gol costruito dagli “esterni” (Bianchi al Pescara, cross di Salvatore Masiello) ma in compenso, usando la testa, riescono a fare numeri come quello di Gazzi...
Catania, Lazio e Torino dagli angoli, il Siena dalle fasce. Dopo 7 giornate di campionato sono queste le squadre che usano di più (e meglio) la testa.
Questione di modulo? Forse. È un dato di fatto che molte squadre di Serie A stiano scoprendo i benefici del 3-5-2: se ben adottato, e con gli interpreti giusti sulle fasce, in sostanza ci si difende in 5 e si può arrivare ad attaccare anche in 4.
Dimenticate le incornate alla Aldone Serena, frutto dei cross dell'ala di turno o del terzino che si sovrapponeva (indimenticabile un suo gol nel derby con cross dal fondo del terzino Beppe Bergomi). Oggi le palle in mezzo le scodellano “gli esterni”. E i gol di testa dipendono dalle loro sgroppate, dalla lucidità con cui arrivano sul fondo e dalla precisione con cui pescano il compagno a centro area.
Finora, in Serie A, i gol segnati di cabeza sono 28 su 172 totali. Nove (il 5%) da calcio d’angolo (con Lazio, Catania e Torino, 2 a testa, le più abili a sfruttare i corner), 14 (l'8%) realizzati grazie ai cross dalle fasce laterali.
La curiosità, a questo punto, è capire quale sia la squadra che propone il gioco più “avvolgente”, con la manovra sviluppata sugli esterni e la classica inzuccata del “centravanti”. E, a sorpresa, è il Siena di Cosmi.
Già 3 reti nate così, con Calaiò re dei colpitori di testa (gol alla Juventus su cross dalla destra di Angelo, rete all’Udinese su cross dalla sinistra di Sestu) e Valiani centrattacco improvvisato (è alto poco più di 1.70) con gol di testa all’Inter, su invito dalla destra di Sestu.
Juventus e Milan, finora, non hanno ancora segnato testa. L’Inter una volta sola (Samuel nel derby), ma sfruttando un calcio di punizione. Poco "all'inglese" anche Napoli (un solo gol di testa, Cavani al Palermo su cross di Vargas) e Roma (Florenzi all’Inter, con palla messa in mezzo da Totti).
Ci si aspetterebbe numeri diversi anche dal Torino che con il 4-2-4 di Ventura, un’ala dal dribbling facile come Cerci e un uomo d’area abile di testa come Rolando Bianchi sembrerebbe costruito apposta per segnare in questa maniera. I granata si limitano a un solo gol costruito dagli “esterni” (Bianchi al Pescara, cross di Salvatore Masiello) ma in compenso, usando la testa, riescono a fare numeri come quello di Gazzi...