Serie A, sotto a chi tocca: la rincorsa sulla Juve continua

Calcio
I giocatori della Juventus sono tornati in testa da soli, con il 2-0 allo Juventus Stadium contro il Napoli. La gioia sotto la Curva bianconera (Foto Getty)

I bianconeri si sono ripresi il comando della classifica, oggi tocca alle altre battere un colpo e cercare di tenere il passo. Stramaccioni vuole agganciare la Lazio a San Siro, mentre Zeman cerca punti per risalire e lasciare dietro le polemiche

Juventus già sola, irraggiungibile per una domenica, Napoli troppo distratto per reggere la tensione della vetta, Milan così male come non faceva da 71 anni, Lazio che non può più nascondersi: è racchiuso così, in questi confini tra vecchie e nuove certezze, il supersabato italiano appena vissuto. In verità ben poco italiano se cinque gol su sette sono stati segnati da stranieri, i campioni a costo zero che ormai solo possiamo permetterci. Ma, aspettando che anche le altre, partendo da Inter e Roma, svelino le reali ambizioni, fa più notizia il primato solitario della Juventus o il Milan messo al centro della colonna infame della classifica, quella di destra? Meglio avere un allenatore vincente segregato in un box oscurato, oppure uno libero a bordo campo, ma impotente davanti a una squadra che spesso si sgretola per poi ricostruirsi quando è troppo tardi?
Domande tutte senza risposta che spalancano le porte del Paradiso o aprono voragini in direzione dell’Inferno.

Forse la Juventus non ha già vinto il campionato e il Milan per dirla con Galliani è solo in un momento un po’ così e non è diventato un recinto di brocchi. Ma in primo piano restano le umane vicende di Antonio Conte, che ha scelto di gioire solo privatamente e  mai in pubblico, e di Massimiliano Allegri, che la faccia la mette per ricordare a tutti di allenare una squadra molto meno forte di quella che al primo colpo conquistò lo scudetto due stagioni fa.

Come andrà a finire? L’Europa con le sue coppe non può attendere, occorre difendere una dimensione internazionale fortemente in crisi per tutto il calcio italiano. Ma il tempo per qualcuno sta già per scadere.