Serie B: insulti contro Morosini, poi le scuse del Verona

Calcio

Durante il match tra Livorno e Verona, un gruppo di ultrà gialloblù ha scandito un coro di insulti verso il calciatore del Livorno morto in campo lo scorso Aprile. Il coro non è sfuggito alla Digos. Il sindaco di Verona Tosi indignato

La decima giornata di Serie B verrà ricordata per un vergognoso episodio che si è verificato allo Stadio Picchi di Livorno. Al 30' del primo tempo un gruppo di ultrà del Verona ha scandito un coro di insulti verso Piermario Morosini, il calciatore morto il 14 aprile 2012 a Pescara, durante la partita della 14^ giornata. Il coro è stato appena percepito dal resto dei tifosi presenti allo stadio, ma non è sfuggito alla Digos. La questura livornese ha immediatamente informato gli ufficiali di campo e la procura federale del comportamento tenuto dai tifosi ospiti, ripresi dalle telecamere di sicurezza (le immagini hanno anche raccolto lo striscione finale, sul quale campeggiava la scritta: "Fascio tesserato servo dello Stato").

Sul sito della società veneta la condanna a quanto accaduto: "L'Hellas Verona, in seguito a un coro offensivo nei confronti di Piermario Morosini, intende porgere le proprie scuse più sentite e si dissocia da taluni comportamenti e atteggiamenti che ledono la memoria e l'onore del calciatore del Livorno scomparso. Nonostante l'orgoglio per la propria tifoseria, da sempre sostenitrice impeccabile dei nostri colori, l'Hellas Verona F.C. Spa intende debellare con forza cori di questa natura, perché la tragedia di Piermario Morosini è un dolore che non può essere infangato".

La città si costituirà parte civile - "Da tifoso dell'Hellas, anch'io vado in Curva coi 'butei', capisco che alla partita ci possano essere gli "sfottò" ed anche insulti 'da stadio', fanno parte del clima. Ma è assolutamente inammissibile l'offesa personale, ancor più quando si tratta della memoria di un bravissimo ragazzo, tra l'altro particolarmente colpito da tristissime vicende famigliari". Così il sindaco di Verona Flavio Tosi, all'indomani dei cori dei tifosi scaligeri a Livorno contro Piermario Morosini, ha commentato quanto successo ieri, annunciando che la Giunta comunale si costituirà parte civile nel caso in cui i responsabili verranno individuati e perseguiti. "Quei quattro stupidi ignoranti che hanno compiuto quel gesto esecrabile, hanno infangato la numerosissima e corretta tifoseria del Verona - le parole di Tosi affidate ad una nota -; dovrebbero provare a pensare a come si saranno sentiti i congiunti del povero Piermario Morosini. Per questo, se verranno individuati e perseguiti, la Giunta Comunale, a nome della Città, si costituirà parte civile nei loro confronti e devolverà in opere benefiche l'eventuale risarcimento".