Cagliari-Roma, Cellino non ci sta: i sardi ricorrono al Tar

Calcio
Is Arenas, lo stadio del Cagliari dichiarato agibile da qualche settimana
Una veduta interna dello stadio Is Arenas di Quartu Sant'Elena (Cagliari), in una immagine del 02 settembre 2012.
ANSA/SALVATORE MOI

La società ha depositato il ricorso contro la decisione presa dal Prefetto di posticipare, a data da destinarsi, il match valido per la 4.a giornata. Ciò era costato al Cagliari, responsabile della mancata disputa della gara, il 3-0 a tavolino

Il Cagliari ha presentato ricorso al Tar contro la decisione del prefetto Giovanni Balsamo di rinviare a data da destinarsi la gara interna con la Roma dello scorso 23 settembre. Una decisione costata cara al club rossoblù: il giudice sportivo aveva poi assegnato la vittoria a tavolino per 3-0 alla squadra di Zeman. La notizia, anticipata stamane dall'Unione Sarda, è stata confermata dal club. Il ricorso è stato già depositato.

Il ricorso depositato dagli avvocati cagliaritani Benedetto e Francesco Ballero punta subito alla sospensiva del decreto prefettizio che la sera prima della gara aveva scelto la strada del rinvio. I motivi? Innanzitutto tecnici: secondo i legali la decisione presa alla vigilia della gara doveva vedere riunito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato per la circostanza da rappresentanti del Ministero per i beni e le attività culturali e del Coni. Secondo gli avvocati non risulta che questi ultimi due abbiano invece partecipato. Poi si punta anche sul difetto di motivazione. Secondo il ricorso "la straordinaria ed eccezionale situazione di pericolo, che deve essere sottesa all'esercizio di tale potere, è stata dipinta con caratteri assolutamente sproporzionati dal Prefetto nel provvedimento impugnato".

Le parole di Cellino - "Io onoro la giustizia, non voglio sia stato frainteso questo. Io posso pagare, ma non voglio che paghi il mio pubblico, la mia gente, la mia squadra". Così il presidente del Cagliari Massimo Cellino intervenuto a Tele Radio Stereo ha parlato di quanto avvenuto in occasione di Cagliari-Roma e dei possibili sviluppi futuri dopo il ricorso della società sarda sullo 0-3 a tavolino.

Il presidente aggiunge "Andrò a confrontarmi esponendo le mie idee, rispettando la magistratura sportiva, le regole vanno rispettate, vorrei che un mio eventuale errore non siano i tifosi del Cagliari a pagarlo, non voglio che il Cagliari sia il mio scudo ma io devo essere scudo del Cagliari, perché il Cagliari rappresenta un popolo, un'isola. Ripeto, andrò a esprimere il mio punto di vista, ma ciò non significa che la Roma sia una società nemica, anzi. Lo faccio perché voglio bene al Cagliari, perché auguro a ogni club di avere ultras come quelli del Cagliari, che non hanno mai avuto un biglietto gratis. Difenderò il Cagliari perché se deve pagare qualcuno vorrei che a pagare fossi io e nessun altro tra coloro che hanno a cuore la nostra squadra".

Giovedì verrà esaminato il ricorso - La Corte di giustizia federale ha fissato per giovedì alle 13.30 l'esame del ricorso del Cagliari contro lo 0-3 a tavolino deciso dal giudice sportivo per la gara non giocata contro la Roma, lo scorso 22 settembre.