Calcioscommesse, Napoli deferito alla Disciplinare

Calcio
Paolo Cannavaro è stato deferito per omessa denuncia (getty)

La Procura della Figc ha rinviato a giudizio il club per responsabilità oggettiva: deferiti per illecito sportivo Matteo Gianello e Silvio Giusti, e per omessa denuncia Paolo Cannavaro. Tra le società coinvolte anche Portogruaro, Crotone e Spal

Napoli deferito alla Disciplinare per lo scandalo del calcioscommesse. La Procura della Figc ha rinviato a giudizio il club per responsabilità oggettiva: deferiti per illecito sportivo Matteo Gianello e Silvio Giusti, e per omessa denuncia Paolo Cannavaro.

La Procura Federale della Figc, esaminati gli atti di indagine posti in essere dalla Repubblica di Napoli, ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale i calciatori Matteo Gianello, Paolo Cannavaro, Gianluca Grava e l'allenatore di base Silvio Giusti in merito alla gara Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010. Deferito anche il Napoli per responsabilità oggettiva.

Per la gara Portogruaro-Crotone del 29 maggio 2011 sono stati deferiti inoltre i tesserati Claudio Furlan, Andrea Agostinelli, David Dei, Gianfranco Parlato, Silvio Giusti, il Portogruaro a titolo di responsabilità oggettiva e il Crotone per responsabilità presunta. Per contatti finalizzati all'effettuazione di scommesse sono stati infine deferiti, oltre ai già citati Gianello, Giusti e al Napoli, anche Federico Cossato, Marco Zamboni, Dario Passoni e a titolo di responsabilità oggettiva le società Albinoleffe, Spal e Avesa.

Parla l’avvocato del Napoli - "Tanto tuonò che alla fine piovve: questo deferimento è una beffa, siamo infastiditi e sdegnati, ma anche decisi a far valere le ragioni della società". Questo il commento dell'avvocato Mattia Grassani, legale del Napoli, club deferito dalla Procura federale nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. La società partenopea dovrà rispondere a livello di responsabilità oggettiva per l'illecito sportivo contestato all'ex tesserato Matteo Gianello e le omesse denunce contestate ai difensori Paolo Cannavaro e Gianluca Grava.

"Tra i vari scenari che ci eravamo prefigurati - ha spiegato Grassani - si è sicuramente verificato il peggiore. Di sicuro non ce l'aspettavamo: il deferimento per il comportamento di Gianello era ipotesi preventivabile, ma la responsabilità oggettiva per le omesse denunce contestate a Cannavaro e Grava era una fattispecie molto residuale. Dovremo affrontare tutte queste accuse, sono contestazioni assolutamente pesanti, serie e anche
gravi, di conseguenza pericolose per il Napoli. Il deferimento è molto corposo e prima di individuare ulteriori strategie mi confronterò con la proprietà. Di sicuro, però, non lasceremo nulla al caso, non saremo passivi spettatori, non staremo a guardare e anzi reagiremo: al riguardo non è esclusa anche una tutela extra sportiva di natura risarcitoria nei confronti di Gianello".

L'avvocato Grassani si è infine soffermato sulle possibili conseguenze per il Napoli a livello sportivo: "I tempi sono prematuri per fare previsioni - ha osservato il legale della società azzurra - ma la richiesta dell'accusa in sede dibattimentale potrà quantificarsi in un range che va da 1 a 3 punti di penalizzazione a seconda delle circostanze aggravanti. Ora, però, affrontiamo un passo alla volta".