Moratti: "Non torniamo al 2006". Agnelli: "Siamo assediati"

Calcio

Il presidente nerazzurro ha parlato del caso di Catania e ricordato gli avvenimenti che hanno portato a Calciopoli: "Non vorrei arrivare alla sfida di sabato acuendo la non grandissima simpatia tra le tifoserie". Il collega bianconero: "Juve danneggiata"

Massimo Moratti - "La partita di ieri a Catania un po' di impressione l'ha fatta. Non vorrei però arrivare alla sfida di sabato acuendo la non grandissima simpatia tra le tifoserie di Inter e Juventus. Non credo ci sia bisogno di sottolineare quel che i giornali hanno sottolineato perfettamente. E' una situazione assurda quella di ieri, ma bisogna pensare sempre che sia solo un errore e che non si ripeta. Fino al 2006 abbiamo avuto una terrificante esperienza, con tanti risvolti, che è rimasta dentro tutti. Qualcuno lo dimentica ma è bene ricordarselo, perché una macchia spaventosa e non credo che nessuno sia disposto a tornare a quel clima, né che l'attuale società della Juventus stia seguendo certe modalità". E' quanto ha detto il presidente dell'Inter nel corso dell'assemblea dei soci del club nerazzurro.

Andrea Agnelli, presidente della Juventus, stigmatizza la "assoluta tensione creata" attorno alla società bianconera dopo il match che la Vecchia Signora ha vinto 1-0 a Catania in un match caratterizzato dagli errori arbitrali. "Ci sono stati insulti ai dirigenti costretti a lasciare la tribuna, si è visto cosa è successo in conferenza con un assedio ad Alessio. Sono situazioni sgradevoli", dice il presidente bianconero ai microfoni di Sky Sport. "Noi -aggiunge- abbiamo riconosciuto subito l'errore, trovo inadeguato che per un errore si vada coinvolgere il designatore".

"Fa riflettere - aggiunge il presidente bianconero - il ritrovarsi già ieri sera nelle trasmissioni televisive e oggi in uno stato di quasi assediamento che trovo assolutamente anormale e atipico. Gli errori ci sono stati a nostro favore e a nostro sfavore. E' stato interessante leggere oggi un sondaggio di panorama.it che dice che, mettendo ad oggi in fila gli errori, la Juve è la meno avvantaggiata".