Quelli che: Vado, "ammazzo" (una grande) e torno

Calcio
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Le prime dodici giornate di Serie A hanno dimostrato che, sempre più spesso, le big subiscono l'irruenza delle "piccole" e, soprattutto, dei loro bomber. Come Denis, Bonaventura, Lodi, Gomez e Valiani

di Gianluca Maggiacomo

Sono i castiga-grandi. La definizione, forse, è un po’ enfatica, ma la sostanza e i numeri ci stanno tutti. Borriello, Denis, Carmona, Gomez, Lodi e Barrientos. Giocatori diversi, un unico tratto comune: con i loro gol hanno permesso a squadre “piccole” di fermare alcuni colossi del campionato. L’Atalanta, dopo aver battuto Napoli, Inter e Milan (gol di Cigarini a San Siro), è il vero spauracchio delle teste di serie di casa nostra. Poi c’è il Catania e il Genoa. Anche il fanalino di coda Siena s'è preso le sue soddisfazioni.

Nel fine settimana, oltre al derby di Genova, si giocheranno due partite di cartello: Juventus-Lazio e Napoli-Milan. Ebbene, escludendo i bianconeri, che hanno perso una sola volta contro l’Inter, e i rossoneri, che proseguono nella loro annata buia, le altre due squadre protagoniste del prossimo turno almeno una volta hanno pagato dazio con una "piccola".

Poco di PetkoLa Lazio, che sabato alle 18.00 affronterà la Juventus, sa cosa significa incontrare squadre e giocatori castiga-grandi. I biancocelesti stanno facendo un buon campionato: sono quinti con 22 punti e, in questo momento, hanno il morale a mille per la vittoria contro la Roma. I capitolini hanno al passivo tre sconfitte. Una contro la Fiorentina e le altre due contro squadre che erano alla sua portata. Il primo ko la Lazio lo dovuto digerire alla quarta di campionato all’Olimpico contro il Genoa. In quell'occasione, protagonista fu l’ex giallorosso Marco Borriello. Come a dire: oltre al danno, la beffa. L’altro sgambetto porta le firme di Lodi, Gomez (doppietta) e Barrientos per il 4-0 contro il Catania il 4 novembre, una settimana prima del derby.

Fatal Carmona – Discorso simile si può fare per il Napoli. Gli Azzurri sono terzi in campionato, hanno 26 punti e hanno subìto solo due sconfitte: una contro la capolista Juventus, l’altra contro l’Atalanta il 31 ottobre con gol del cileno Carmona. A ben guardare, pure l’1-1 del San Paolo all'undicesima giornata contro il Torino (altra squadra che punta a raggiungere al più presto la fatidica quota 40) ha il sapore del passo falso: non tanto per il risultato, quanto per come è maturato. I tre punti sembravano acquisiti, ma Sansone, con la complicità di Aronica, ha azzerato tutto. Non è stata una sconfitta, ma poco ci è mancato.

Sguardo in alto - Detto della Juventus, che però ha dovuto sudare, e non poco, per portare a casa i tre punti da Catania (con tante polemiche), all'Inter, seconda forza del campionato, è andata peggio. I nerazzurri si sono dovuti inchinare due volte davanti ai bomber delle "piccole". Alla quarta giornata i mattatori sono stati i senesi Valiani e Vergassola (2-0 dei toscani a San Siro). Domenica 11 novembre, invece, è stata la volta degli atalantini Bonaventura e Denis (doppietta) per il 3-2 in favore dei bergamaschi.
Insomma, la tendenza sembra essere che le grandi (spesso) subiscono le cosidette provinciali, con buona pace della classifica, degli investimenti e del blasone.