Festa Palermo, il derby si tinge di rosa: 3-1 al Catania

Calcio
Rosanero in festa: il derby di Sicilia va al Palermo

Trascinati da un grande Miccoli (centesimo gol in A) e da un ritrovato Ilicic (doppietta), i rosanero si aggiudicano l'anticipo della 14.a giornata. Una magnifica punizione del solito Lodi rende il passivo meno pesante per il Catania

PALERMO-CATANIA 3-1
10' Miccoli, 49' e 60' Ilicic (P), 70' Lodi (C)

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LE PAGELLE

Dieci per dieci, fa sempre cento. Anche in una partita speciale come il derby di Sicilia.
Accade così che al 10° minuto un folletto con il 10 sulle spalle faccia 100 in Serie A, e il Palermo si rilanci dopo la batosta rimediata a Bologna.
Miccoli è tornato, e si vede. Se ci aggiungiamo il risveglio di Ilicic, doppietta nella partita più importante, e la vena di Brienza, i rosanero non possono che volare, stendendo il Catania con una prestazione convincente.

Piedi buoni - Già dopo 10', come si diceva, Miccoli indica la via. Morganella lo serve al limite dell'area, lui si aggiusta la palla e si gira facendo partire un destro a giro imparabile per Andujar, entrando nell'esclusivo club dei giocatori che possono vantare 100 gol in A.
Numeri e tecnica da "10", che appartengono anche al repertorio di Brienza, l'altro piccoletto dell'attacco di Gasperini che sembra fatto apposta per far ammattire Spolli. L'attaccante rosanero ha tutto un altro passo rispetto al lungo argentino e lo dimostra lasciandolo sul posto con un cambio di direzione in area; poi scarica in porta, dove Andujar si salva con l’aiuto della traversa.
Al 27’ è nuovamente il turno del capitano. Miccoli inventa un traversone dalla destra che gira nel cuore dell’area, finendo sui piedi di Morganella che si è inserito con i tempi giusti: aggancio impreciso, e Catana che si salva ancora una volta.
Nel derby dei piedi buoni, la risposta degli ospiti non può che essere affidata allo specialista dei calci piazzati Lodi, che prima scalda le mani di Benussi e poi trova la parabola giusta nel recupero del primo tempo: la conclusione è insidiosa, ma ad aggiornarsi è soltanto il conto delle traverse: una per parte, e squadre negli spogliatoi.

Ilicic è tornato - Si riprende con lo stesso copione: la rapidità di Miccoli e Brienza fa la differenza, e dopo appena 3' è Ilicic a trovare il 2-0 con un destro secco dalla distanza, dopo che Brienza si era portato a spasso Spolli. Non è finita: perché lo sloveno è in vena, e poco dopo segna il suo terzo gol stagionale in azione di contropiede. Lodi si trova a fare l'ultimo difensore e non può nulla quando il trequartista rosanero lo infila in velocità, finta di calciare con il destro, sterza e chiude con il sinistro, beffando Andujar sul primo palo.

Miccoli salta l'Inter -
A questo punto, Lodi ci riprova, e per uno come lui tre tentativi sono anche troppi: alla terza punizione dalla sua zolla, la palla entra, splendida come sempre.
Partita finita? Macché. C'è ancora tempo per un altro slalom di Brienza, che va sul fondo e serve Morganella davanti alla porta vuota (salvataggio di Spolli), per una grande azione personale di Dybala (Andujar si salva in angolo) e per un'ammonizione a Miccoli, scatenato in panchina dopo la sostituzione con il baby-fenomeno argentino. Cartellino pesante: diffidato, salterà l'Inter. Un piccolo giallo che macchia la grande festa rosa.