E oggi arriva anche la Sky Conte-Cam: una telecamera concentrata sui 90' di gioco dell'allenatore bianconero in panchina a Palermo. I sostituti Carrera, Filippi e Alessio in 15 giornate hanno raccolto 11 vittorie, 2 pareggie 2 sconfitte con le milanesi
Come Ulisse, che nell'Odissea ha ritrovato la sua Penelope ad attenderlo come l'aveva lasciata, così Conte ritrova la sua Juventus... La situazione è la stessa della passata stagione. Anzi, addirittura migliore perché la squadra oltre a non aver mai mollato il primo posto in classifica, ha anche passato il turno di Champions League eliminando i campioni in carica del Chelsea.
L'amore tra la Juve e Antonio Conte è reciproco, chi l'ha sostituito in panchina non ne ha mai dimenticato la leadership, riconoscendone i meriti della ricostruzione di una grande Juve. Si ritroveranno a Palermo, in Sicilia, l'isola che consacrò la rinascita bianconera. Nella scorsa stagione il Barbera fu lo stadio del sorpasso decisivo: 2-0 a Palermo con Bonucci e Quagliarella poche ore dopo la sconfitta interna del Milan contro la Fiorentina.
Un anno dopo, la Juve è ancora prima in classifica, 5 punti in più della passata stagione ma due sconfitte, pesanti, subito dimenticate anche grazie alle imprese di Champions dove, dopo i primi 3 pareggi, sono arrivate 3 vittorie consecutive. Forse è proprio in quelle due partite perse che l'allenatore è mancato di più; in quelle due serate storte il grande lavoro svolto a Vinovo in settimana non è bastato e forse, con l'allenatore a bordo campo a dare la carica sarebbe andata diversamente. Conte non c'era, ma adesso è pronto a tornare.
Carrera, Filippi e Alessio in 15 giornate hanno raccolto 11 vittorie, 2 pareggi - contro Lazio e Fiorentina, due delle squadre migliori del campionato - e le 2 sconfitte con le milanesi. Storico il ko in casa contro l'Inter che ha interrotto la striscia di 49 risultati utili consecutivi in Serie A. Non aveva mai perso la Juve di Conte, se non nella finale di Coppa Italia contro il Napoli. La rivincita contro Mazzarri è arrivato subito, in estate nella gara di supercoppa, prologo di una stagione iniziata in maniera esaltante e che la Signora, ritrovato il suo Ulisse, spera possa diventare anche migliore della precedente.
L'amore tra la Juve e Antonio Conte è reciproco, chi l'ha sostituito in panchina non ne ha mai dimenticato la leadership, riconoscendone i meriti della ricostruzione di una grande Juve. Si ritroveranno a Palermo, in Sicilia, l'isola che consacrò la rinascita bianconera. Nella scorsa stagione il Barbera fu lo stadio del sorpasso decisivo: 2-0 a Palermo con Bonucci e Quagliarella poche ore dopo la sconfitta interna del Milan contro la Fiorentina.
Un anno dopo, la Juve è ancora prima in classifica, 5 punti in più della passata stagione ma due sconfitte, pesanti, subito dimenticate anche grazie alle imprese di Champions dove, dopo i primi 3 pareggi, sono arrivate 3 vittorie consecutive. Forse è proprio in quelle due partite perse che l'allenatore è mancato di più; in quelle due serate storte il grande lavoro svolto a Vinovo in settimana non è bastato e forse, con l'allenatore a bordo campo a dare la carica sarebbe andata diversamente. Conte non c'era, ma adesso è pronto a tornare.
Carrera, Filippi e Alessio in 15 giornate hanno raccolto 11 vittorie, 2 pareggi - contro Lazio e Fiorentina, due delle squadre migliori del campionato - e le 2 sconfitte con le milanesi. Storico il ko in casa contro l'Inter che ha interrotto la striscia di 49 risultati utili consecutivi in Serie A. Non aveva mai perso la Juve di Conte, se non nella finale di Coppa Italia contro il Napoli. La rivincita contro Mazzarri è arrivato subito, in estate nella gara di supercoppa, prologo di una stagione iniziata in maniera esaltante e che la Signora, ritrovato il suo Ulisse, spera possa diventare anche migliore della precedente.