Conte scagiona Vucinic: "Il gol del Parma? E' colpa mia"

Calcio
Conte stoppa le polemiche su Vucinic, assumendosi la colpa per il gol subìto (Getty)
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"Ho chiamato io il velo a Vucinic. Gli ho detto 'lascia', e lui ha eseguito", rivela l'allenatore della Juventus, spiegando la dinamica dell'azione che ha portato al gol di Sansone. "Campionato chiuso? Non direi, i competitor non mancano..."

"Ho chiamato io il velo a Vucinic. Sul gol del Parma la colpa è mia". Antonio Conte si assume la responsabilità dell'azione che ha portato al gol del pareggio di Sansone, spiegando così la dinamica dell'azione: "Gli ho detto 'lascia' e Mirko ha eseguito. Mi assumo io la responsabilità sul gol del Parma, nessuna ingenuità da parte di Vucinic. E' un peccato perché meritavamo di vincere questa partita per le occasioni create contro una squadra molto forte e imbattuta in casa. Noi -continua Conte- abbiamo avuto tutte le opportunità per portare a casa i tre punti, purtroppo non è stato così, merito del Parma".

Capello chiama... - "Il campionato non è mai stato chiuso, sappiamo che dovremo lottare fino alla fine. In Italia ci sono grandi competitor, checché ne dica qualcun altro...", afferma Conte riferendosi alle recenti parole di Fabio Capello, secondo il quale alla Juve "mancano i competitor' in campionato. "Non sarà facile ripeterci, ma se contro la Samp ero arrabbiato per come è arrivata la sconfitta oggi sono contento per la prestazione fatta da un punto di vista sia fisico sia tattico".

Il peso dell'attacco - In ogni caso, la Juve continua a evidenziare la mancanza di un attaccante di peso: Conte, però, continua a non essere preoccupato da questo punto di vista. "Le cose si sanno - risponde - e se si può far qualcosa si farà, però ci sono pochi soldi e quindi dovremo studiare quache soluzione 'low cost'. A meno che il presidente non mi dica che ci sono disponibili 50 milioni, ma non credo che succeda. Comunque non torna nessuno. Vucinic? Lo stiamo gestendo sia durante la settimana sia durante la partita. E' inevitabile però che non allenandosi regolarmente non possa giocare 90 minuti senza rischiare di doversi fermare per un mese o più.