La gara, valida per la 5.a giornata di ritorno di Serie A, si disputerà domenica alle 15 all'Olimpico di Torino. Lo ha disposto il presidente della Lega. "Is Arenas" ritenuto non in grado di supportare l'incontro per il consistente afflusso di spettatori
La sfida Cagliari-Milan, valida per la quinta giornata di ritorno di serie A e in programma domenica alle 15, si giocherà su campo neutro all'Olimpico di Torino. Lo ha reso noto la Lega serie A in un comunicato.
Il divieto per Is Arenas - Il Cagliari aveva chiesto di spostare la partita con i rossoneri dallo stadio Nereo Rocco di Trieste all'Is Arenas di Quartu Sant'Elena. Martedì scorso il prefetto di Cagliari ha ritenuto però che lo stadio Is Arenas non fosse "in grado di supportare l'incontro in esame per il prevedibile, consistente afflusso di spettatori appartenenti a tifoserie storicamente contrapposte". Sulla questione si è espresso ieri l'Osservatorio attribuendo l'indice di rischio intermedio alla gara. E sempre ieri, con una nuova determinazione, il prefetto di Cagliari ha ritenuto lo stadio di Quartu "inidoneo a supportare lo svolgimento della partita in oggetto per motivi di ordine e sicurezza pubblica connessi alla situazione strutturale dell'impianto". Da qui, la decisione della Lega A di spostare la partita all'Olimpico di Torino.
L'appello del sindaco - "Quella di non far giocare il Cagliari allo stadio di Is Arenas è una posizione dell'autorità preposta a garantire l'ordine e la sicurezza pubblica, che è stata irremovibile nonostante tutti i nostri sforzi e le proposte della Lega Calcio per far giocare la partita a Quartu, anche con prescrizioni o almeno per gli abbonati. Lo confermano le successive comunicazioni della Prefettura alla Lega Calcio". Lo ha dichiarato il sindaco di Quartu Sant'Elena Mauro Contini che lancia un appello perché la sfida tra Cagliari e Milan in programma domenica pomeriggio si disputi a Is Arenas. "Finora ho mantenuto un riserbo istituzionale che ritenevo doveroso rispetto a una questione delicata", afferma Contini, "confidando in un esito positivo. Rilevo però che le autorità in questione hanno mantenuto le proprie posizioni circa l'inidoneità dello stadio di Is Arenas a garantire le necessarie condizioni di sicurezza. Insomma, una chiusura totale, che non condivido e che può avere conseguenze imprevedibili. Ciononostante", prosegue il sindaco, "lancio il mio appello a tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti perché si trovi una soluzione che possa comunque consentire lo svolgimento a Is Arenas di Cagliari-Milan, seppure con le necessarie limitazioni del caso. Invito infine chi ha responsabilità di comunicazione a non fomentare
irresponsabilmente i tifosi".
Le parole di Berlusconi - "I tifosi milanisti hanno sempre avuto un rapporto ideale con i tifosi del Cagliari. Non ricordo, a mia memoria, una sola situazione che abbia dato luogo a dei contrasti, a dei fatti spiacevoli". Lo ha dichiarato Silvio Berlusconi, in un'intervista rilasciata all'emittente sarda Videolina, in merito alla decisione di spostare la partita di domenica dall'Is Arenas di Quartu all'Olimpico di Torino. Intervistato prima della decisione ufficiale della Lega Calcio, quando c'era il rischio della disputa a porte chiuse o di un rinvio, Berlusconi ha detto: "Assolutamente si arrivi a giocare. Davvero non vedo come si possa dire sì ad una squadra come il Napoli, e non al Milan. Tra l'altro il Milan ha dei tifosi che sono considerati i più educati in Italia, dopo quelli del Cagliari, arrivo a dire - ha detto ancora l'ex presidente del Consiglio - ma comunque non credo che ci possano essere occasioni di disordini. Quindi auspico che il Milan possa giocare la sua partita. Sul risultato non faccio auspici perché ho un interesse troppo personale".
Decisione in mano al Prefetto - In seguito alle polemiche suscitate dalla decisione della Lega e circa l'ipotesi di un ripensamento, in serata ambienti vicini alla presidenza della Lega hanno fatto notare che la decisione non può essere rivista se il Prefetto di Cagliari non cambia la sua valutazione circa l'agibilità dell'impianto. Tale valutazione è rimasta negativa anche di fronte a diverse proposte avanzate dalla stessa Lega e dall'Osservatorio.
"Questo è un fatto fondamentale - si fa notare in Lega -. A questo punto comunque una decisione diversa potrebbe essere presa solo con una mutata opinione del Prefetto di Cagliari, e con l'assenso del Milan. Se non avviene questo la questione è chiusa in modo tombale".
Il divieto per Is Arenas - Il Cagliari aveva chiesto di spostare la partita con i rossoneri dallo stadio Nereo Rocco di Trieste all'Is Arenas di Quartu Sant'Elena. Martedì scorso il prefetto di Cagliari ha ritenuto però che lo stadio Is Arenas non fosse "in grado di supportare l'incontro in esame per il prevedibile, consistente afflusso di spettatori appartenenti a tifoserie storicamente contrapposte". Sulla questione si è espresso ieri l'Osservatorio attribuendo l'indice di rischio intermedio alla gara. E sempre ieri, con una nuova determinazione, il prefetto di Cagliari ha ritenuto lo stadio di Quartu "inidoneo a supportare lo svolgimento della partita in oggetto per motivi di ordine e sicurezza pubblica connessi alla situazione strutturale dell'impianto". Da qui, la decisione della Lega A di spostare la partita all'Olimpico di Torino.
L'appello del sindaco - "Quella di non far giocare il Cagliari allo stadio di Is Arenas è una posizione dell'autorità preposta a garantire l'ordine e la sicurezza pubblica, che è stata irremovibile nonostante tutti i nostri sforzi e le proposte della Lega Calcio per far giocare la partita a Quartu, anche con prescrizioni o almeno per gli abbonati. Lo confermano le successive comunicazioni della Prefettura alla Lega Calcio". Lo ha dichiarato il sindaco di Quartu Sant'Elena Mauro Contini che lancia un appello perché la sfida tra Cagliari e Milan in programma domenica pomeriggio si disputi a Is Arenas. "Finora ho mantenuto un riserbo istituzionale che ritenevo doveroso rispetto a una questione delicata", afferma Contini, "confidando in un esito positivo. Rilevo però che le autorità in questione hanno mantenuto le proprie posizioni circa l'inidoneità dello stadio di Is Arenas a garantire le necessarie condizioni di sicurezza. Insomma, una chiusura totale, che non condivido e che può avere conseguenze imprevedibili. Ciononostante", prosegue il sindaco, "lancio il mio appello a tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti perché si trovi una soluzione che possa comunque consentire lo svolgimento a Is Arenas di Cagliari-Milan, seppure con le necessarie limitazioni del caso. Invito infine chi ha responsabilità di comunicazione a non fomentare
irresponsabilmente i tifosi".
Le parole di Berlusconi - "I tifosi milanisti hanno sempre avuto un rapporto ideale con i tifosi del Cagliari. Non ricordo, a mia memoria, una sola situazione che abbia dato luogo a dei contrasti, a dei fatti spiacevoli". Lo ha dichiarato Silvio Berlusconi, in un'intervista rilasciata all'emittente sarda Videolina, in merito alla decisione di spostare la partita di domenica dall'Is Arenas di Quartu all'Olimpico di Torino. Intervistato prima della decisione ufficiale della Lega Calcio, quando c'era il rischio della disputa a porte chiuse o di un rinvio, Berlusconi ha detto: "Assolutamente si arrivi a giocare. Davvero non vedo come si possa dire sì ad una squadra come il Napoli, e non al Milan. Tra l'altro il Milan ha dei tifosi che sono considerati i più educati in Italia, dopo quelli del Cagliari, arrivo a dire - ha detto ancora l'ex presidente del Consiglio - ma comunque non credo che ci possano essere occasioni di disordini. Quindi auspico che il Milan possa giocare la sua partita. Sul risultato non faccio auspici perché ho un interesse troppo personale".
Decisione in mano al Prefetto - In seguito alle polemiche suscitate dalla decisione della Lega e circa l'ipotesi di un ripensamento, in serata ambienti vicini alla presidenza della Lega hanno fatto notare che la decisione non può essere rivista se il Prefetto di Cagliari non cambia la sua valutazione circa l'agibilità dell'impianto. Tale valutazione è rimasta negativa anche di fronte a diverse proposte avanzate dalla stessa Lega e dall'Osservatorio.
"Questo è un fatto fondamentale - si fa notare in Lega -. A questo punto comunque una decisione diversa potrebbe essere presa solo con una mutata opinione del Prefetto di Cagliari, e con l'assenso del Milan. Se non avviene questo la questione è chiusa in modo tombale".