Doppio Sau. A Pescara scoppia la protesta. Gli Highlights
CalcioAll'Adriatico finisce 0-2. La doppietta dell'attaccante sardo stende gli abruzzesi che restano fermi a quota 21 in classifica al terz'ultimo posto. A fine gara contestazione dei tifosi biancazzurri
PESCARA-CAGLIARI 0-2
8' e 16' st Sau (C)
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
Finisce con i tre punti ben saldi nelle mani del Cagliari e la contestazione, furente, dei tifosi del Pescara. Gli abruzzesi perdono 2-0 all’”Adriatico” e sprofondano sempre più in classifica. Di questo passo la salvezza è un miraggio. Ai sardi è bastato un secondo tempo con ritmi alti e una doppietta di Marco Sau per avere ragione di un Pescara remissivo e ormai rassegnato. Un atteggiamento che non è piaciuto ai tifosi biancazzuri, in particolare a quelli presenti in curva, che hanno abbandonato le gradinate ancor prima del fischio finale. Con i tre punti guadagnati in Abruzzo il Cagliari sale a quota 28 in classifica. Il Pescara non si schioda dalla zona retrocessione con i suoi 21 punti.
Nel primo tempo non ha vinto lo spettacolo. A dominare sono stati gli sbadigli. Pescara e Cagliari, forse perché intimorite da una gara che valeva molto in chiave salvezza, decidono di rallentare e di non farsi male. Primo, non prenderle. Poi, semmai, si prova ad offendere e a tentare di portare a casa qualcosa di più del minimo sindacale. Sembra esser stata questa la filosofia messa in campo da Bergodi e Pulga. Risultato: poche occasioni e ancor meno agonismo. Unica azione degna di nota la fa registrare il pescarese Weiss allo scadere dei 45’ con una conclusione velenosa che Agazzi devia a lato. Per il resto poco o nulla.
Ben diversa l’aria che si respira nel secondo tempo. Il Cagliari scende in campo con un piglio diverso: più combattivo e propositivo. E per il Pescara, sempre troppo timido e confuso, son dolori. L’atteggiamento dei sardi è quello giusto e al 7’ passano con Sau, bravo a battere Mattia Perin con un preciso colpo di testa. L’1-0 stende il Pescara nelle gambe e nel morale. Inconsistente in attacco, confuso in difesa. Gli abruzzesi continuano a subire la manovra cagliaritana e al 16’ vanno di nuovo sotto con il raddoppio ancora ad opera di Sau. I tre punti prendono la via della Sardegna. A Pescara è l’ora della contestazione.
8' e 16' st Sau (C)
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Finisce con i tre punti ben saldi nelle mani del Cagliari e la contestazione, furente, dei tifosi del Pescara. Gli abruzzesi perdono 2-0 all’”Adriatico” e sprofondano sempre più in classifica. Di questo passo la salvezza è un miraggio. Ai sardi è bastato un secondo tempo con ritmi alti e una doppietta di Marco Sau per avere ragione di un Pescara remissivo e ormai rassegnato. Un atteggiamento che non è piaciuto ai tifosi biancazzuri, in particolare a quelli presenti in curva, che hanno abbandonato le gradinate ancor prima del fischio finale. Con i tre punti guadagnati in Abruzzo il Cagliari sale a quota 28 in classifica. Il Pescara non si schioda dalla zona retrocessione con i suoi 21 punti.
Nel primo tempo non ha vinto lo spettacolo. A dominare sono stati gli sbadigli. Pescara e Cagliari, forse perché intimorite da una gara che valeva molto in chiave salvezza, decidono di rallentare e di non farsi male. Primo, non prenderle. Poi, semmai, si prova ad offendere e a tentare di portare a casa qualcosa di più del minimo sindacale. Sembra esser stata questa la filosofia messa in campo da Bergodi e Pulga. Risultato: poche occasioni e ancor meno agonismo. Unica azione degna di nota la fa registrare il pescarese Weiss allo scadere dei 45’ con una conclusione velenosa che Agazzi devia a lato. Per il resto poco o nulla.
Ben diversa l’aria che si respira nel secondo tempo. Il Cagliari scende in campo con un piglio diverso: più combattivo e propositivo. E per il Pescara, sempre troppo timido e confuso, son dolori. L’atteggiamento dei sardi è quello giusto e al 7’ passano con Sau, bravo a battere Mattia Perin con un preciso colpo di testa. L’1-0 stende il Pescara nelle gambe e nel morale. Inconsistente in attacco, confuso in difesa. Gli abruzzesi continuano a subire la manovra cagliaritana e al 16’ vanno di nuovo sotto con il raddoppio ancora ad opera di Sau. I tre punti prendono la via della Sardegna. A Pescara è l’ora della contestazione.