Notte prima del derby: punizioni e corner, incubi di Allegri
CalcioAll'andata decise una zuccata di Samuel, su punizione di Cambiasso. Non fu un caso: il Milan subisce tanti gol da palla inattiva, una specialità in casa Inter. La soluzione? Un giro delle camere alle 4 del mattino...
di Vanni Spinella
Si narra che alla vigilia della finale Mondiale del 1986 tra Argentina e Germania, l’allenatore Bilardo – vero maniaco dei calci piazzati – abbia fatto irruzione alle 4 del mattino nella stanza del difensore Ruggeri, gli sia piombato addosso e gli abbia chiesto a bruciapelo: “Chi devi marcare tu sui calci d’angolo?”. Ottenuta la risposta esatta (“Rummenigge”, biascicò quello, mezzo addormentato) e rassicurato sul fatto che i suoi fossero concentrati anche nel sonno, tornò a letto tranquillo.
Probabilmente Allegri non ricorrerà agli stessi metodi con De Sciglio, ma è certo che l’allenatore del Milan qualcosa dovrà pur inventarsi, prima del derby.
Certo, ci sarà Balotelli. E Mexes e Zapata, che hanno fermato il grande Messi. Eppure, esiste ancora una situazione in cui la differenza tra le due milanesi si sente, a favore dei nerazzurri: quando la palla è ferma.
Guarda caso, all’andata fu decisiva una punizione di Cambiasso inzuccata da Samuel, sbucato alle spalle proprio del giovane De Sciglio.
Interpretare gli schemi avversari quando ci sono di mezzo blocchi e palloni scodellati non è la specialità della banda Allegri, infilata 3 volte in questa stagione dalla bandierina del corner (Pellissier, Legrottaglie, Burdisso) e 4 con punizioni indirette: Ranegie, che anticipò Abbiati con un terzo tempo da cestista, Terlizzi del Pescara, Ibarbo beffardo su palombella di Conti e il già citato Samuel.
Piccolo dettaglio aggiuntivo: in tutti i casi si tratta di gol segnati di testa, segno che Mexes, Zapata e compagnia bella restano inchiodati a terra un po’ troppo spesso, quando la palla vola sopra i due metri di altezza (stai a vedere che avrebbero sofferto più il Celtic che il Barcellona...).
Allergia, quella alle palle alte, condivisa dai compagni dell’attacco: appena 2 gol di testa (su 44 fatti: Bojan e Nocerino, aiutato da Gillet che sulla testa gliel’ha messa) e il capocannoniere El Shaarawy che ancora non si è rovinato la cresta, in 25 giornate di campionato.
Al contrario, sono tanti i nerazzurri che hanno i fatidici tempi dell'inserimento: Ranocchia (probabile assente), Cambiasso, Cassano, Palacio, Guarin (ricordate il gol al Napoli, su schema da angolo?). Punizione o corner, con le palle inattive l’Inter fa festa. I giocatori del Milan non possono dormire sonni tranquilli. Anche perché non è escluso che ad Allegri baleni l'idea di fare un giro delle camere, stanotte.
Si narra che alla vigilia della finale Mondiale del 1986 tra Argentina e Germania, l’allenatore Bilardo – vero maniaco dei calci piazzati – abbia fatto irruzione alle 4 del mattino nella stanza del difensore Ruggeri, gli sia piombato addosso e gli abbia chiesto a bruciapelo: “Chi devi marcare tu sui calci d’angolo?”. Ottenuta la risposta esatta (“Rummenigge”, biascicò quello, mezzo addormentato) e rassicurato sul fatto che i suoi fossero concentrati anche nel sonno, tornò a letto tranquillo.
Probabilmente Allegri non ricorrerà agli stessi metodi con De Sciglio, ma è certo che l’allenatore del Milan qualcosa dovrà pur inventarsi, prima del derby.
Certo, ci sarà Balotelli. E Mexes e Zapata, che hanno fermato il grande Messi. Eppure, esiste ancora una situazione in cui la differenza tra le due milanesi si sente, a favore dei nerazzurri: quando la palla è ferma.
Guarda caso, all’andata fu decisiva una punizione di Cambiasso inzuccata da Samuel, sbucato alle spalle proprio del giovane De Sciglio.
Interpretare gli schemi avversari quando ci sono di mezzo blocchi e palloni scodellati non è la specialità della banda Allegri, infilata 3 volte in questa stagione dalla bandierina del corner (Pellissier, Legrottaglie, Burdisso) e 4 con punizioni indirette: Ranegie, che anticipò Abbiati con un terzo tempo da cestista, Terlizzi del Pescara, Ibarbo beffardo su palombella di Conti e il già citato Samuel.
Piccolo dettaglio aggiuntivo: in tutti i casi si tratta di gol segnati di testa, segno che Mexes, Zapata e compagnia bella restano inchiodati a terra un po’ troppo spesso, quando la palla vola sopra i due metri di altezza (stai a vedere che avrebbero sofferto più il Celtic che il Barcellona...).
Allergia, quella alle palle alte, condivisa dai compagni dell’attacco: appena 2 gol di testa (su 44 fatti: Bojan e Nocerino, aiutato da Gillet che sulla testa gliel’ha messa) e il capocannoniere El Shaarawy che ancora non si è rovinato la cresta, in 25 giornate di campionato.
Al contrario, sono tanti i nerazzurri che hanno i fatidici tempi dell'inserimento: Ranocchia (probabile assente), Cambiasso, Cassano, Palacio, Guarin (ricordate il gol al Napoli, su schema da angolo?). Punizione o corner, con le palle inattive l’Inter fa festa. I giocatori del Milan non possono dormire sonni tranquilli. Anche perché non è escluso che ad Allegri baleni l'idea di fare un giro delle camere, stanotte.