Juve, mani sullo scudetto. E dietro una poltrona per quante?
CalcioUna squadra che sta facendo meglio dello scorso anno e che in testa sta sicuramente coltivando l'idea di vincere la Champions. Ma la corsa al secondo posto fa vivere emozioni a raffica. Mentre la Roma risorge e si attende di rivedere l'Inter
La dimostrazione migliore che la Juve sappia di avere le mani sullo scudetto- al di là del vantaggio in classifica e della vittoria numero 20 ottenuta a Bologna - sono i tre giorni di riposo concessi al gruppo da Conte. Premio ad un squadra che sta facendo meglio dello scorso anno e che in testa sta sicuramente coltivando l'idea di vincere la Champions.
Intato la corsa al secondo posto ci ha fatto vivere un'altalena di emozioni: due volte il Milan ha agganciato il Napoli che ha rischiato la beffa dell'ex prima di scrollarsi di dosso i rossoneri con Pandev. Con i suoi gol Balotelli ha regalato ai rossoneri 10 punti, ma il Milan è in serie positiva da 11 partite con 8 vittorie e tre pareggi: frutti che non non si raccolgono solo con fortuna ed episodi arbitrali favorevoli. Basterà tutto questo ad Allegri per restare?
Napoli ritrova il Matador, il bellissimo secondo gol chiude la crisi personale coincisa con quella della squadra. Stop alla flessione all'insegna del patto "Tutti insieme per la Champions" lanciato in settimana da Mazzarri. Il cui futuro come quello di Cavani, a fine stagione, resta incerto
In attesa del recupero di Sampdoria-Inter, la Fiorentina agguanta col Genoa i tre punti che servono a consolidare il quarto posto. L'autogol di Cassani non tragga in inganno, anche stavolta il successo dei viola è arrivato col gioco e non per caso.
Come è arrivato col gioco quello della Roma, in progresso evidente rispetto alle ultime due partite. Senza Osvaldo, ormai avulso dal progetto, Andreazzoli ha comunque schierato una squadra offensiva: tanto movimento e MaraTotti a chiudere i conti col gol numero 226 quando il Parma si è fatto pericoloso. Ciao Nordhal e salve Lazio, agganciata dai giallorossi a un passo dal derby. Petkovic ha fatto 8 punti nel girone di ritorno, meglio solo di Palermo, Pescara e Parma. Col Torino ha l'attenuante di aver giocato in 10 per 75 minuti. Poi c'era il campo innevato; ma a chiedere di giocare di sera è stato Lotito.
Intato la corsa al secondo posto ci ha fatto vivere un'altalena di emozioni: due volte il Milan ha agganciato il Napoli che ha rischiato la beffa dell'ex prima di scrollarsi di dosso i rossoneri con Pandev. Con i suoi gol Balotelli ha regalato ai rossoneri 10 punti, ma il Milan è in serie positiva da 11 partite con 8 vittorie e tre pareggi: frutti che non non si raccolgono solo con fortuna ed episodi arbitrali favorevoli. Basterà tutto questo ad Allegri per restare?
Napoli ritrova il Matador, il bellissimo secondo gol chiude la crisi personale coincisa con quella della squadra. Stop alla flessione all'insegna del patto "Tutti insieme per la Champions" lanciato in settimana da Mazzarri. Il cui futuro come quello di Cavani, a fine stagione, resta incerto
In attesa del recupero di Sampdoria-Inter, la Fiorentina agguanta col Genoa i tre punti che servono a consolidare il quarto posto. L'autogol di Cassani non tragga in inganno, anche stavolta il successo dei viola è arrivato col gioco e non per caso.
Come è arrivato col gioco quello della Roma, in progresso evidente rispetto alle ultime due partite. Senza Osvaldo, ormai avulso dal progetto, Andreazzoli ha comunque schierato una squadra offensiva: tanto movimento e MaraTotti a chiudere i conti col gol numero 226 quando il Parma si è fatto pericoloso. Ciao Nordhal e salve Lazio, agganciata dai giallorossi a un passo dal derby. Petkovic ha fatto 8 punti nel girone di ritorno, meglio solo di Palermo, Pescara e Parma. Col Torino ha l'attenuante di aver giocato in 10 per 75 minuti. Poi c'era il campo innevato; ma a chiedere di giocare di sera è stato Lotito.