Conte ha in testa solo l'Inter: "E' la partita della vita"

Calcio
La Juventus di Antonio Conte comanda la classifica di Serie A con 65 punti, a +9 sul Napoli (Foto Getty)

A Vinovo sale la febbre per la trasferta di San Siro: "Nessuno si accontenterà del pareggio: sarà la Partita con la p maiuscola". Sul proprio futuro: "Io all'Inter? Mai dire mai". Vucinic influenzato, resta a Torino

Fare calcoli in vista dei quarti di Champions contro il Bayern? Macchè. Antonio Conte pensa solo al campionato, perchè sabato alle 15 per la 30.a giornata di Serie A ci sarà il fischio d'inizio del derby d'Italia, quella che in conferenza stampa definisce semplicemente 'La partita'.

Un solo pensiero: l'Inter
- "Gestire i punti di vantaggio non significa fare calcoli, perchè rischiamo ancora di fare danni, ci verrebbe il braccino corto. Vediamo di partita in partita come sarà la situazione". Vucinic fermato dalla febbre, attacco affidato a Giovinco e Matri. Probabile anche l'assenza di Chiellini, rimasto a lavorare a Vinovo per risolvere i problemi alle caviglie. "Non mi fido dell'Inter: è una grandissima squadra, può battere chiunque nella singola partita. E' venuta a vincere in casa nostra togliendoci l'imbattibilità, questo deve spingerci a tenere le antenne alte. Se potessi gli toglierei Zanetti: è il cuore e l'anima dei nerazzurri, mi sarebbe piaciuto allenarlo".

Lasciare Vinovo? Chissà...
- In chiusura, Conte torna a parlare sull'ipotesi di cambiare panchina: "Sono un tifoso della Juve, ma anche un professionista. Se dovessi allenare l'Inter o il Milan diventerei il loro primo tifoso. E' stato così all'Arezzo, al Bari, all'Atalanta. Se non fossi un professionista andrei in tribuna con la bandiera, invece vado in panchina e faccio tutto per la mia squadra".