Di Natale si fa parare un rigore da Curci e i suoi colpiscono due legni. Il Bologna si fa avanti nella ripresa ma non riesce a segnare. Dal Friuli esce uno 0-0 che frena le ambizioni europee della squadra di Guidolin, proprio mentre Catania e Roma perdono
UDINESE-BOLOGNA 0-0
Guarda la cronaca del match
Alla fine i rimpianti sono soprattutto dell'Udinese. Un po' per il rigore sbagliato, un po' per i due legni, ma soprattutto perché col senno di poi quella col Bologna era l'occasione giusta in chiave Europa. Mentre Catania, Roma e Inter perdono, i friulani non riescono ad andare oltre uno 0-0 interno che, di fatto, frena le ambizioni di Guidolin e i suoi. Questa volta ha tradito anche Totò Di Natale, ipnotizzato da Curci nell'episodio che avrebbe cambiato volto al match. Il Bologna aggiunge un punto a una classifica che parla ormai già di salvezza.
Guidolin sceglie Maicosuel a fare da trequartista insieme a Pereyra alle spalle di Di Natale. Muriel, rientrato appena venerdì dagli impegni della Nazionale colombiana, va in panchina. Il campo sembra dare ragione al tecnico friulano. L'Udinese fa subito la partita, anche se il fraseggio è un po' lento e non sempre preciso. Il Bologna appare molto più inconsistente e fatica a contenere gli avversari, lasciando Gilardino troppo solo in avanti. Il risultato sono quattro ammonizioni in casa rossoblù nei primi 45'. E due pali colpiti dai padroni di casa: al 28' con un tiro dal limite dell'area di Allan, che Curci devia sul palo, e al 41' con l'incrocio dei pali colpito da Lazzari, dopo una bella azione costruita in area da Maicosuel.
Nella ripresa il canovaccio della partita prosegue identico, nonostante i cambi fatti in avvio dai due allenatori. Pioli toglie Pazienza, già ammonito e spesso in ritardo negli interventi, mentre Guidolin gioca infine la carta Muriel. In verità l'Udinese fatica ad alzare il ritmo della partita e l'occasione per sbloccare il risultato si presenta come detto sotto forma di rigore: quello concesso al 65' della ripresa da Giacomelli di Trieste per un fallo di Taider su Pereyra nell'area felsinea. Sul dischetto si porta Di Natale, ma batte centrale, regalando la ciliegina sull'ottima partita giocata da Curci.
Il pareggio, al Bologna, è un risultato che può andare più che bene. Nel resto della gara, l'undici di Pioli bada al sodo e pensa essenzialmente a difendersi con ordine. L'Udinese spinge alla ricerca del gol, ma i bianconeri non trovano più occasioni degne di nota e perdono forse l'ultimo treno buono per tornare in Europa.
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Alla fine i rimpianti sono soprattutto dell'Udinese. Un po' per il rigore sbagliato, un po' per i due legni, ma soprattutto perché col senno di poi quella col Bologna era l'occasione giusta in chiave Europa. Mentre Catania, Roma e Inter perdono, i friulani non riescono ad andare oltre uno 0-0 interno che, di fatto, frena le ambizioni di Guidolin e i suoi. Questa volta ha tradito anche Totò Di Natale, ipnotizzato da Curci nell'episodio che avrebbe cambiato volto al match. Il Bologna aggiunge un punto a una classifica che parla ormai già di salvezza.
Guidolin sceglie Maicosuel a fare da trequartista insieme a Pereyra alle spalle di Di Natale. Muriel, rientrato appena venerdì dagli impegni della Nazionale colombiana, va in panchina. Il campo sembra dare ragione al tecnico friulano. L'Udinese fa subito la partita, anche se il fraseggio è un po' lento e non sempre preciso. Il Bologna appare molto più inconsistente e fatica a contenere gli avversari, lasciando Gilardino troppo solo in avanti. Il risultato sono quattro ammonizioni in casa rossoblù nei primi 45'. E due pali colpiti dai padroni di casa: al 28' con un tiro dal limite dell'area di Allan, che Curci devia sul palo, e al 41' con l'incrocio dei pali colpito da Lazzari, dopo una bella azione costruita in area da Maicosuel.
Nella ripresa il canovaccio della partita prosegue identico, nonostante i cambi fatti in avvio dai due allenatori. Pioli toglie Pazienza, già ammonito e spesso in ritardo negli interventi, mentre Guidolin gioca infine la carta Muriel. In verità l'Udinese fatica ad alzare il ritmo della partita e l'occasione per sbloccare il risultato si presenta come detto sotto forma di rigore: quello concesso al 65' della ripresa da Giacomelli di Trieste per un fallo di Taider su Pereyra nell'area felsinea. Sul dischetto si porta Di Natale, ma batte centrale, regalando la ciliegina sull'ottima partita giocata da Curci.
Il pareggio, al Bologna, è un risultato che può andare più che bene. Nel resto della gara, l'undici di Pioli bada al sodo e pensa essenzialmente a difendersi con ordine. L'Udinese spinge alla ricerca del gol, ma i bianconeri non trovano più occasioni degne di nota e perdono forse l'ultimo treno buono per tornare in Europa.
