Juventus e Milan: se il bello arriva sempre nel finale
Calcio
I gol fatti finora da bianconeri e rossoneri, che domenica si sfideranno a Torino nel posticipo della 33a giornata, dicono che gli attaccanti delle due squadre si scatenano soprattutto nei finali di partita. Ecco come
di Gianluca Maggiacomo
Dimmi quando segni e ti dirò chi sei. È tutta una questione di tempi. Il quando fare gol rivela l’identità di una squadra. Juventus e Milan, che domenica sera si scontreranno allo Stadium in una gara importante in chiave scudetto e fondamentale in prospettiva Champions League, sotto questo punto di vista sono simili. Entrambe sono squadre da secondi tempi. Gli uomini di Conte seminano nei primi 45 minuti e poi raccolgono. Come i rossoneri, che dopo l’intervallo riescono spesso ad essere più lucidi e pungenti. C’è un altro dato che accomuna la capolista e la terza in classifica: tutte e due diventano ciniche e letali a ridosso del 90’. Negli ultimi quarti d’ora Juve e Milan hanno segnano la percentuale più alta dei loro gol complessivi.
La Juventus – I campioni d’Italia sono abituati ad aspettare. I bianconeri lavorano le difese ai fianchi e poi, con calma, le colpiscono e le affondano. Il potenziale offensivo della Juventus, infatti, dà il meglio di sé soprattutto nei secondi 45 minuti. Non che nei primi tempi gli attaccanti restino a guardare (26 reti su 63 all’attivo, 11 delle quali nei primi 15 minuti di gioco). Ma in generale, è nel finale di partita che la squadra di Conte sale in cattedra: 37 dei suoi 63 gol sono stati segnati nei secondi tempi. Di questi, 14 (il 22 per cento) Vucinic e compagni li hanno realizzati negli ultimi 15 minuti di partita. A impressionare è anche il numero di punti che la Juventus è riuscita a portare a casa disputando dei super finali di gara: 44 su 72 totali. Sono invece 28 quelli maturati nella prima frazione di gioco.
I NUMERI BIANCONERI
Il Milan – Anche ai rossoneri l'intervallo fa bene. Gli uomini di Massimiliano Allegri hanno all’attivo di 56 reti: 20 realizzate nel primo tempo, 36 nel secondo. A differenza dei bianconeri, però, il Milan è riuscito a far maturare quasi lo stesso numero di punti tra la prima e la seconda frazione di gioco: 27 e 32. La Juventus domenica sera dovrà fare attenzione soprattutto all’ultimo quarto d’ora di gara. È qui che El Shaarawy e soci alzano il tiro e cominciano a sparare contro i portieri avversari. I cecchini rossoneri in questa parte della gara sanno far male. In totale, il Milan ha realizzato ben 19 reti (il 33 per cento) tra il 31’ e il 45’. Nessuna squadra in Serie A riesce ad essere così prolifica a ridosso del triplice fischio.
I NUMERI DEL DIAVOLO
Dimmi quando segni e ti dirò chi sei. È tutta una questione di tempi. Il quando fare gol rivela l’identità di una squadra. Juventus e Milan, che domenica sera si scontreranno allo Stadium in una gara importante in chiave scudetto e fondamentale in prospettiva Champions League, sotto questo punto di vista sono simili. Entrambe sono squadre da secondi tempi. Gli uomini di Conte seminano nei primi 45 minuti e poi raccolgono. Come i rossoneri, che dopo l’intervallo riescono spesso ad essere più lucidi e pungenti. C’è un altro dato che accomuna la capolista e la terza in classifica: tutte e due diventano ciniche e letali a ridosso del 90’. Negli ultimi quarti d’ora Juve e Milan hanno segnano la percentuale più alta dei loro gol complessivi.
La Juventus – I campioni d’Italia sono abituati ad aspettare. I bianconeri lavorano le difese ai fianchi e poi, con calma, le colpiscono e le affondano. Il potenziale offensivo della Juventus, infatti, dà il meglio di sé soprattutto nei secondi 45 minuti. Non che nei primi tempi gli attaccanti restino a guardare (26 reti su 63 all’attivo, 11 delle quali nei primi 15 minuti di gioco). Ma in generale, è nel finale di partita che la squadra di Conte sale in cattedra: 37 dei suoi 63 gol sono stati segnati nei secondi tempi. Di questi, 14 (il 22 per cento) Vucinic e compagni li hanno realizzati negli ultimi 15 minuti di partita. A impressionare è anche il numero di punti che la Juventus è riuscita a portare a casa disputando dei super finali di gara: 44 su 72 totali. Sono invece 28 quelli maturati nella prima frazione di gioco.
I NUMERI BIANCONERI
Minuti di gioco | Gol fatti | Percentuale |
0-15' pt | 11 | 17% |
16'-30' pt | 9 | 14% |
31'-45 pt | 6 | 9% |
0-15' st | 11 | 11% |
16'-30' st | 12 | 12% |
31'-45' st | 14 | 22% |
Il Milan – Anche ai rossoneri l'intervallo fa bene. Gli uomini di Massimiliano Allegri hanno all’attivo di 56 reti: 20 realizzate nel primo tempo, 36 nel secondo. A differenza dei bianconeri, però, il Milan è riuscito a far maturare quasi lo stesso numero di punti tra la prima e la seconda frazione di gioco: 27 e 32. La Juventus domenica sera dovrà fare attenzione soprattutto all’ultimo quarto d’ora di gara. È qui che El Shaarawy e soci alzano il tiro e cominciano a sparare contro i portieri avversari. I cecchini rossoneri in questa parte della gara sanno far male. In totale, il Milan ha realizzato ben 19 reti (il 33 per cento) tra il 31’ e il 45’. Nessuna squadra in Serie A riesce ad essere così prolifica a ridosso del triplice fischio.
I NUMERI DEL DIAVOLO
Minuti di gioco | Gol fatti | Percentuale |
0-15' pt | 4 | 7% |
16'-30' pt | 8 | 14% |
31'-45' pt | 8 | 14% |
0-15' st | 9 | 9% |
16'-30' st | 8 | 8% |
31'-45' st | 19 | 19% |