Juventus, scudetto bis: gli anni passano ma lei migliora

Calcio
I giocatori della Juve festeggiano Vidal dopo il gol-vittoria al Palermo (GETTY)
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Il confronto con la scorsa stagione, quella del primo titolo dell'era Conte, dimostra che i bianconeri, pur avendo la Champions, hanno saputo migliorarsi: più punti, più gol e conquista trionfo senza patemi. LO SPECIALE SCUDETTO 2013

di Gianluca Maggiacomo

La Juventus di Antonio Conte è come un buon vino: migliora con il passare del tempo. Da quando siede sulla panchina bianconera, il tecnico salentino è riuscito a vincere due scudetti su altrettanti campionati e a rendere ancora più inarrestabile la marcia della sua squadra. A parlare è il confronto tra i numeri di quest'anno e quelli della passata stagione nelle giornate in cui la Juventus si è aggiudicata i due titoli.

La matematica
– Lo scorso anno i bianconeri per festeggiare lo scudetto dovette aspettare fino al 37° turno, quando mancava una sola giornata alla fine del campionato. Solo allora la Juventus ebbe la matematica certezza di essersi cucita lo scudetto sulla maglia. Quest’anno, invece, la vittoria del titolo è arrivata alla 35a giornata: due turni prima rispetto alla passata stagione e a 3 partite dalla fine del torneo.


I punti – La Juve versione 2011-12 vinse lo scudetto con 81 punti su 37 giornate, frutto di 22 vittorie, 15 pareggi e nessuna sconfitta. Quest’anno lo zero nella casella dei ko è scomparso, ma, in compenso, i punti sono aumentati ed è cresciuto anche il numero di gare in cui i bianconeri sono tornati a casa con l’intero bottino. Il secondo titolo dell’era Conte è arrivato a tre giornate dalla fine del campionato con 83 punti (2 in più della passata stagione). I numeri dicono: 26 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte.


Gli avversari – Nel 2011-12 solo il Milan riuscì a tenere botta ai bianconeri. In questa stagione nel ruolo di anti-Juve si sono alternate: prima il Napoli, poi l’Inter, per un po’ la Lazio e, infine, di nuovo la squadra di Mazzarri. Il tutto a vantaggio dei bianconeri, che, nel corso dell’anno, hanno sfruttato a suon di punti la mancanza di una vera e unica rivale.


Il distaccoQuest’anno la Juve non ha mai abbandonato la testa della classifica. Al massimo c’è stata una coabitazione con il Napoli ad inizio stagione. L’attuale -11 dagli azzurri è maturato alla 32a giornata, quando la Juve ha battuto fuori casa la Lazio e la squadra di Walter Mazzarri ha pareggiato a San Siro contro il Milan. Da allora il distacco non è mai cambiato. Ben diverso il discorso relativo allo scorso anno, quando i bianconeri hanno avuto la concorrenza agguerrita del Milan che, dopo esser stata in testa per una parte del campionato, ha ceduto nel finale e ha concluso a “solo” -4 dalla testa.


I gol – Seconda (dietro al Milan) nei gol fatti lo scorso anno, secondo miglior attacco quest’anno (a pari merito con il Napoli), con la Roma squadra più prolifica. La Juve, finora, ha segnato 67 volte, 2 in più dello scorso anno, quando, nella giornata dello scudetto, le reti all’attivo erano 65. Un bottino che sicuramente è destinato ad aumentare, visto che alla fine del campionato mancano ancora tre turni. È migliorata anche la media gol. L’anno passato Vucinic e compagni segnavano 1,7 reti a partita. Quest’anno 1,9: non male per una squadra che non ha il cosiddetto top player in attacco.
Nei gol subiti, invece, la Juve di quest’anno ha fatto leggermente peggio della passata stagione: 20 reti al passivo contro le 19 del 2011-12. Malgrado ciò, i bianconeri hanno confermato di avere la miglior difesa del campionato.


Il modulo – Conte è un allenatore versatile, che sa cambiare la disposizione in campo della squadra a seconda delle partite e dei giocatori a disposizione. Lo scorso anno la Juventus partì con il 4-2-4 tanto caro al tecnico salentino. Poi passò al 4-3-3 per far spazio a Vidal al fianco di Pirlo e Marchisio a centrocampo. Verso fine stagione ancora un cambio di assetto: dal 4-3-3 al 3-5-2. Con questo modulo, complice anche l’assenza di Simone Pepe, la Juventus ha cominciato anche la stagione attuale, salvo poi cambiare nelle ultime gare passando a un inedito 3-5-1-1, con Pogba inserito a centrocampo e Marchisio avanzato a supporto dell’unica punta Vucinic.

2011-12
(numeri relativi alla 37a giornata)
2012-13
(numeri relativi alla 35a giornata)
Giornata dello scudetto 37 35
Punti di distacco dalla seconda 4 11
Gol fatti 65 67
Gol subiti 19 20
Vittorie 22 25
Sconfitte 0 4
Pareggi 15 5
Punti per lo scudetto 81 83