Milan, poker al Pescara. Ora la Champions è a un passo
CalcioNell'anticipo pomeridiano della 36.a giornata di campionato i rossoneri hanno vita facile contro i già retrocessi adriatici. Finisce 4-0: Balotelli segna una doppietta e con 11 gol supera il suo primato di marcature in A. Chiudono Muntari e Flamini
PESCARA-MILAN 0-4
9' rig. e 56' Balotelli, 33' Muntari, 50' Flamini
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Le difficoltà da affrontare, paventate alla vigilia della trasferta dell'Adriatico, onestamente apparivano esagerate. Giusto tenere la squadra sulla corda per non allentare la tensione e trovarsi di fronte a brutte sorprese. Il Milan è riuscito a mantenere fisso lo sguardo sul terzo posto diventato l'obiettivo stagionale, viatico necessario (ma forse non sufficiente, ma questo dipenderà anche da lui), acché Allegri resti sulla panchina rossonera. I giocatori hanno fatto quadrato intorno all'allenatore, né il tecnico ha voluto distrazioni circa il suo futuro. "Ne parleremo tra dieci giorni", quando la qualificazione al preliminare di Champions sarà già archiviata e le manovre per rinforzare la squadra sul punto di cominciare. La telefonata arrivata proprio ad Allegri prima del match da parte del presidente Silvio Berlusconi (un colloquio durato una decina di minuti) ha, tuttavia, aperto scenari positivi.
Quanto alla gara contro il Pescara, gol a parte, poco da raccontare se non l'ennesimo exploit di Mario Balotelli, doppieta con record annesso di 11 gol in serie A (in 11 partite), come mai non aveva fatto prima. Il Pescara, già retrocesso in B, dal canto suo ha provato a onorare l'impegno anche se il divario tecnico è apparso davvero abissale. Allegri ha mescolato ancora le carte lasciando a riposo uno stanco El Shaarawy, restituendo fiducia a Robinho (autore di un bell'assist) e al giovane Niang che ha confermato la sua crescita costante. Muntari ha messo a segno il suo primo centro stagionale e Flamini ha acuito la sua recentissima vena di golador andando a segno per la quarta volta nelle ultime sei partite. Il Milan, dunque, vince a Pescara rispettando il pronostico. La Champions è davvero a un passo.
9' rig. e 56' Balotelli, 33' Muntari, 50' Flamini
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Le difficoltà da affrontare, paventate alla vigilia della trasferta dell'Adriatico, onestamente apparivano esagerate. Giusto tenere la squadra sulla corda per non allentare la tensione e trovarsi di fronte a brutte sorprese. Il Milan è riuscito a mantenere fisso lo sguardo sul terzo posto diventato l'obiettivo stagionale, viatico necessario (ma forse non sufficiente, ma questo dipenderà anche da lui), acché Allegri resti sulla panchina rossonera. I giocatori hanno fatto quadrato intorno all'allenatore, né il tecnico ha voluto distrazioni circa il suo futuro. "Ne parleremo tra dieci giorni", quando la qualificazione al preliminare di Champions sarà già archiviata e le manovre per rinforzare la squadra sul punto di cominciare. La telefonata arrivata proprio ad Allegri prima del match da parte del presidente Silvio Berlusconi (un colloquio durato una decina di minuti) ha, tuttavia, aperto scenari positivi.
Quanto alla gara contro il Pescara, gol a parte, poco da raccontare se non l'ennesimo exploit di Mario Balotelli, doppieta con record annesso di 11 gol in serie A (in 11 partite), come mai non aveva fatto prima. Il Pescara, già retrocesso in B, dal canto suo ha provato a onorare l'impegno anche se il divario tecnico è apparso davvero abissale. Allegri ha mescolato ancora le carte lasciando a riposo uno stanco El Shaarawy, restituendo fiducia a Robinho (autore di un bell'assist) e al giovane Niang che ha confermato la sua crescita costante. Muntari ha messo a segno il suo primo centro stagionale e Flamini ha acuito la sua recentissima vena di golador andando a segno per la quarta volta nelle ultime sei partite. Il Milan, dunque, vince a Pescara rispettando il pronostico. La Champions è davvero a un passo.