Mazzarri: "Eccomi, Inter. Ora vi prometto sacrifici"

Calcio

Il tecnico nerazzurro si è presentato ai tifosi alla Pinetina: "Mi è piaciuto tutto della proposta di Moratti. Ripartire da zero, puntare sul concetto di squadra e sui giovani per tornare a vincere. L'Inter ha il dovere di tornare ad essere competitiva"

di Luciano Cremona
(da Appiano Gentile)

La cravatta era azzurro Napoli e l’acqua sul tavolo era quella dello sponsor della squadra di De Laurentiis. Se non fosse stato per il bancone nerazzurro dal quale parlava, Walter Mazzarri sembrava essere pronto per una conferenza stampa a Castel Volturno. E invece, no, dal primo istante della presentazione ad Appiano Gentile il nuovo tecnico dell'Inter ha dimostrato di essersi già calato alla perfezione nell'ambiente interista. Anche se la prima domanda che gli viene posta, "In dieci anni di A non è mai stato esonerato, qual è il segreto?", lo fa esordire con una fragorosa risata.

Lavoro, lavoro, lavoro. Questa la parola d'ordine di Mazzarri, risuonata almeno dieci volte nella sala stampa nerazzurra, sempre in compagnia di un'altra: sacrificio. Un concetto chiaro e preciso, che richiederà tanto sudore. "E gli allenamenti non si saltano: gli allenamenti sono sacri e saltano solo in condizioni straordinarie". Il ritiro di Pinzolo è stato allungato proprio perché il tecnico ha in mente 15 giorni di lavoro intenso, molto intenso, per rigenerare una squadra che l'anno scorso ha faticato troppo. "Voglio portare i giocatori ad arrivare prima sulla palla, voglio dargli un'impostazione tattica che li protegga, che li faccia sentire al sicuro, che gli ridia fiducia e che permetta loro di essere atleticamente all'altezza". Ecco il punto fermo del lavoro che Mazzarri si aspetta di fare e di dare all'Inter.

Mazzarri ha mostrato grande sicurezza: "Moratti cercava un allenatore con le mie caratteristiche. E io sono sicuro di essere in grado di rispondere alle sue esigenze. Sono un allenatore accentratore. Sono il punto di riferimento di tutti i collaboratori. Ho personalità, mi assumo tutte le responsabilità: tecniche, atletiche, mediche. Moratti cercava questa figura. Ho le caratteristiche ideali per questo lavoro". Ecco perché la scelta dell'Inter: "A Napoli avevo già deciso di abbandonare, per mancanza di stimoli: non c'è stato nessun tradimento. Poi è arrivata l'Inter che mi ha dato una sfida e degli stimoli ideali per il mio lavoro".

L'Inter riparte da zero: "Io amo pensare che il meglio debba ancora venire. Non faccio nessun paragone con la passata stagione, che è stata anomala. Di sicuro la rosa dell'Inter vale più del nono posto. Ma noi ripartiamo da zero, tiriamo una linea e ci mettiamo al lavoro, con i miei metodi". Che contemplano la difesa a tre, "ma si può passare a quattro in fase difensiva", e 22 giocatori in rosa, più 4 primavera. Non si parla di mercato: "Non vengo a dire a voi se ho bisogno di un giocatore che magari ho allenato, né chi intendiamo vendere. Stiamo facendo valutazioni su tutti gli elementi della rosa, che sono buoni e tanti di loro potrebbero rimanere. Ad esempio gli esterni in rosa sono ottimi giocatori, poi bisogna vedere se riescono a fare quello che gli chiedo". E non ci sono distinzioni tra giovani e vecchi: "La rosa ha elementi "vecchi"? Chi è vecchio non può giocare a pallone. I giocatori che nonostante l'età hanno ancora gli stimoli per allenarsi al massimo e scendere in campo con la voglia di conquistare ogni pallone possono giocare tranquillamente".

Insomma, il messaggio lanciato da Mazzarri (che ha presentato tutto il suo staff) è chiaro: l'Inter deve ripartire da allenamenti intensi, in cui i giocatori dovranno sacrificarsi e sudare, per essere pronti e per assimilare le idee del mister. "Se riescono a legarsi a me, trasmetterò loro la mia voglia e il mio entusiasmo". Tutte le squadre del settore giovanile inizieranno a giocare col modulo della prima squadra. E proprio sui giovani Mazzarri dà un altro saggio della propria sicurezza: “Se mi dicessero di allenare una squadra di soli giovani, non avrei problemi a fare un campionato da 50 punti. Ma per arrivare più in alto serve una miscela diversa”.

Il tutto nella speranza che il matrimonio continui a lungo: "I matrimoni hanno tutti un inizio e una fine". Poi Mazzarri si accorge della gaffe, ride, si corregge. Il nuovo corso dell'Inter riparte da qui: dal sorriso e dal lavoro. E dai colloqui individuali che l'8 luglio Mazzarri terrà con tutti i giocatori della rosa dell'Inter. Per capire chi è disposto a sacrificarsi, per "far tornare l'Inter ad essere competitiva e a stare dove deve stare, in alto".