La Curva Inter: stiamo col Milan, chiudere tutti gli stadi

Calcio
La Curva Nord di San Siro (Foto Getty)
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LARGHE INTESE? Duro comunicato dei tifosi nerazzurri in sostegno dei cugini rossoneri dopo la chiusura di San Siro per discriminazione territoriale: "Tutte le curve facciano cori discriminanti per arrivare ad una domenica di totale chiusura degli stadi"

Gli interisti stanno con il Milan. Sembrava impossibile, invece la serrata di San Siro da parte della giustizia sportiva per i cori dei rossoneri allo Juventus Stadium ha unito gli ultras di tutta Italia, da Milano a Napoli. E ora la curva dell'Inter attacca: "Tutte le curve facciano cori discriminanti per arrivare ad una domenica di totale chiusura degli stadi". Se lo augura la Curva Nord 69 in un lungo comunicato di sostegno ai tifosi del Milan.

I tifosi dell'Inter scrivono che "siamo a fianco della curva del Milan! Si, proprio loro che sono i nostri più odiati nemici nelle stracittadine e che, fin da bambini, ci hanno fatto conoscere le parole odio e rancore", sostengono di stare a fianco dei tifosi napoletani che domenica con i loro cori e striscioni autoironici "hanno dimostrato chi sono i veri buffoni di questa triste storia di discriminazione e razzismo", e infine invitano tutti gli ultras a continuare a intonare cori tacciati, dal regolamento, di "discriminazione territoriale".

E auspicando la chiusura degli stadi, chiudono la nota con un grido di battaglia: "Noi siamo pronti! Avanti gente, avanti Ultras!"

Pierpaolo Marino: "Solidarietà al Milan"
- "I ricatti dei tifosi sono più potenziali che reali - ha detto il ds dell'Atalanta Pierpaolo Marino a Radio Sportiva -, ogni situazione dipende dalla peculiarità del posto da cui si sviluppa. Oggi c'è un abuso indiscriminato della responsabilita' oggettiva. Lo stadio può mettere su forme di sfottò che fanno parte di quel calcio antico che non portava a scontri e discriminazioni. Questa norma si sta rivelando poco adatta ai tempi in cui siamo, anche in tv ci sono posizioni spesso offensive. Siamo andati oltre. Esprimo solidarietà al Milan e sto dalla parte di Galliani".

De Magistris: "Napoletani discriminati" - "Non ci sono discriminazioni di seria A e di serie B, le regole ci sono e vanno rispettate". Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, si schiera dalla parte della norma: "Negli stadi bisogna  dare un messaggio esemplare dal punto di vista etico e quando si fa il tifo lo si deve fare per far vincere la propria squadra, portando  rispetto per gli ospiti e le squadre avversarie. I napoletani spesso subiscono discriminazioni inaccettabili, ma Napoli si sente città al di sopra delle discriminazioni. Sono piccole cose che appartengono a piccoli  uomini. Credo che sugli spalti non si debba offendere i tifosi  avversari o un giocatore perchè ha il colore della pelle diverso; bisognerebbe arrivarci da soli, ma evidentemente in Italia ci sono  ancora delle persone stupide e le regole si applicano affinchè il  tasso di stupidità diminuisca".

Malagò: "Nessuna distinzione tra razzismo e territorio" - Il presidente del Coni, Gianni Malagò, ha preso una posizione decisa contro la discriminazione territoriale, un problema che secondo lui esiste e va combattuto. "Non possiamo fare una discriminazione nella discriminazione. Non si può fare un discorso su chi ha la pelle di un altro colore - spiega Malagò - e un altro su chi viene da un'altra città o parte del paese. Sarebbe paradossale. Di conseguenza, ci si deve uniformare a precise disposizioni dell'organismo internazionale".