Maradona: Ombrello? Gesto satirico. Letta: non mi è piaciuto

Calcio
Diego Maradona durante la trasmissione di Fazio domenica sera su Rai3

L'avvocato di Diego dopo la partecipazione da Fazio: non voleva offendere. Il debito? Gli sponsor volevano pagarlo. Il premier: chi paga le tasse va rispettato. Il viceministro Fassina: gesto da miserabile. Il capo dei senatori Pdl, Brunetta: indecente

"La cartella con la quale il fisco italiano chiedeva a Diego Armando Maradona un pagamento da 12,8 miliardi di lire (circa 6,5 milioni di euro), non è mai giunta al Pibe de Oro, come, invece, è accaduto all'ex presidente del Napoli Ferlaino e ad alcuni suoi compagni di squadra (Careca e Alemao). Loro hanno avuto l'opportunità di impugnarla e di  riuscire a dimostrare che la violazione contestata, in realtà, non c'era". Lo ha detto Angelo Pisani, legale italiano di Diego Armando Maradona, che, stamattina, ha accompagnato nell'aeroporto di Milano il campione argentino partito per Dubai dopo avere trascorso alcuni giorni in Italia. Ma intanto tiene banco un'altra questione, il gestaccio di Maradona all'indirizzo del Fisco, nel corso del programma tv di Fabio Fazio domenica sera su Rai 3.

Letta condanna il gesto di Diego
- "Non mi è piaciuto per niente, chi paga le tasse va rispettato e sono gli italiani onesti mentre in molti, come Maradona, fanno il gesto dell'ombrello". Così il premier Enrico Letta sul gesto dell'ombrello di Maradona.

Fazio: "Domanda sul fisco doverosa" -
"Durante la puntata di domenica ho ritenuto doveroso porre la questione Maradona-Fisco che in questi giorni non era ancora stata affrontata". A sottolinearlo è Fabio Fazio in una dichiarazione nella quale boccia il gesto dell'ombrello: "si poteva evitare"."Trovo positivo il fatto che Maradona non si sia sottratto alla domanda - aggiunge Fazio – e che anzi abbia dichiarato, non solo di non volere sfuggire, ma di volere andare finalmente in fondo alla vicenda; intenzione ribadita persino dopo il gesto dell'ombrello che certamente si
poteva evitare".

"Gesto dell'ombrello non offensivo"
- Prima di ripartire per Dubai, Maradona ha voluto rispondere anche al vice ministro dell'Economia, Fassina, che gli aveva dato del miserabile dopo il gesto dell'ombrello fatto ad Equitalia durante la trasmissione di Fabio Fazio "Che tempo che fa" su Rai3. A riportare il pensiero del Pibe de oro è stato come sempre il suo avvocato napoletano Angelo Pisani. "Quel gesto - ha detto Maradona - non voleva essere offensivo ma solo satirico, in risposta all'ennesimo agguato tentato la settimana scorsa davanti a mia figlia, senza che mi fosse mostrata neanche l'autorizzazione del giudice".

Equitalia: assurdo gesto dalla tv pubblica - "E' assurdo che si possa consentire a Maradona di fare il gesto dell'ombrello in una tv pubblica pagata da tutti quei contribuenti che non evadono il fisco pagando il canone Rai". E' quanto affermano fonti di Equitalia che spiegano come, dopo la consegna dell'avviso di mora, sono in corso verifiche su eventuali compensi da pignorare. Venerdì il fisco ha notificato l'avviso di mora "senza il quale nessuna azione era possibile - spiegano le stesse fonti -. Equitalia in queste ore sta facendo tutto il possibile per verificare se presso terzi ci sono dei crediti che si possono pignorare visto che l'ex calciatore è venuto in Italia per sponsorizzare una collana di Dvd promossa da Gazzetta dello Sport e Rai-Eri". Le fonti di Equitalia mettono tra l'altro in risalto l'entità del "debito" fiscale del Pide de Oro: "Con i soldi che Maradona deve allo Stato si potrebbero costruire servizi a favore di tutti, avviare anche un progetto di edilizia sociale, visto che sono quasi 40 milioni di euro".

Brunetta: episodio indecente - "Ho depositato un'interrogazione alla Commissione di Vigilanza Rai,sull'episodio indecente accaduto a Che tempo che fa, con Maradona impegnato nel gesto'dell'ombrello',ed elevato cosi' a testimonial dell'evasione fiscale" ha intanto affermato in una dichiarazione Renato Brunetta. "Più grave ancora-aggiunge- è il comportamento di Fazio".

"Un debito col Fisco non dovuto" - Maradona, secondo il suo legale, potrebbe essere sanzionato "solo se in Italia esistesse una legge che condanna chi non si è difeso tempestivamente per una violazione fiscale mai esistita, come dimostrano le sentenze a favore dei suoi compagni squadra stranieri e dell'ex presidente del Napoli". Nel frattempo, però, l'addebito di circa 12,8 miliardi di lire preteso dal Fisco nel 1990 è lievitato fino a quasi 40 milioni di euro, considerando interessi e more. "Non può esistere un colpevole se non esiste il reato, - spiega l'avvocato Pisani - sarebbe come accusare di omicidio un indagato quando il defunto, invece, è morto per cause naturali e non per assassinio".

"Gli sponsor volevano pagare"
- "Contratti pubblicitari milionari, con importanti aziende di bevande e di articoli sportivi, avrebbero consentito a Diego Armando Maradona di saldare il debito da 40 milioni di euro con Equitalia, ma il Pibe de Oro rifiutò questa strada per evitare di passare, agli occhi dell'opinione pubblica, per un evasore fiscale" ha detto ancora il legale italiano di Maradona. "Gli feci questa la proposta per scrupolo e per dovere professionale, - ha raccontato Pisani - malgrado fossi d'accordo con le sue idee sulla giustizia. Porteremo avanti la vicenda - ha concluso l'avvocato di Maradona - anche davanti la Corte europea per i diritti dell'uomo perche' in Italia Diego viene usato come capro espiatorio nella lotta all'evasione fiscale".