Allegri: "Parlo con Berlusconi ma decido io. A fine anno..."

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"A volte le idee combaciano, a volte no. Poi la formazione devo farla io", dice l'allenatore del Milan spiegando la sua telefonata con il presidente prima della gara contro il Barça. Sul futuro in panchina: "A fine stagione valuteremo"

"A volte le idee combaciano, a volte no. Poi la formazione devo farla io, le responsabilità sono mie": Massimiliano Allegri spiega così la telefonata con Silvio Berlusconi, che lo ha chiamato alla vigilia della sfida pareggiata contro il Barcellona. "E' stata una telefonata come quelle che ci sono sempre state da 4 anni - nota l'allenatore rossonero alla vigilia della trasferta di Parma -. Con il presidente ho sempre un confronto. Mi piace ascoltare tutti, a maggior ragione lui che ha grande passione per il calcio ed è competente".

E a fine giugno... - Poi, però, rinvia ogni discorso sul suo futuro: "A fine stagione valuteremo: se ci saranno i presupposti andremo avanti, altrimenti il Milan avrà un altro allenatore e io un'altra squadra. Il lavoro va valutato in fondo alla stagione insieme alla società per vedere se gli obiettivi prefissati insieme all'inizio sono stati raggiunti - ha detto il tecnico, il cui contratto scade a giugno -. Quando alleni una grande squadra devi avere serenità, forza interiore e nervi saldi".

Contro il Parma - "E' una partita fondamentale per il nostro campionato. Ci mancano 4 punti in classifica": così Allegri carica il Milan, che fa visita al Parma con l'obiettivo di conquistare 3 punti e recuperare terreno in classifica. "Nelle ultime 2 partite abbiamo limitato le disattenzioni difensive. Ora ci aspetta una gara fondamentale, in trasferta non abbiamo mai vinto e dobbiamo dare una scossa alla classifica. Dobbiamo cercare di rimanere attaccanti alle prime 6 del campionato. Contro il Barcellona abbiamo fatto una buona partita, ma quella è la Champions. Era un match 'facile' da giocare: gli stimoli erano tanti, era la Coppa dei Campioni, c'era un avversario di prestigio. Ora pensiamo al Parma, non possiamo sbagliare: ci mancano 4 punti che abbiamo buttato.

Recuperati Montolivo e De Sciglio - La gara di domenica è uno snodo fondamentale", dice il tecnico rossonero, che può sorridere pensando all'infermeria sempre meno affollata. "Montolivo ha lavorato in modo differenziato per 2 giorni dopo il match con il Barcellona, ma già ieri stava bene. Recuperiamo De Sciglio, è a disposizione ma è difficile che parta titolare. Pazzini ha cominciato a correre, Bonera si è sottoposto al controllo per il ginocchio e ha bisogno di un po' di tempo. Siamo in via di guarigione".

Probabile formazione - In porta, ballottaggio tra Amelia e Gabriel per sostituire l'infortunato Abbiati: "Amelia ha fatto benissimo martedì, Gabriel ha fatto bene in campionato. Valuterò e deciderò". In attacco, "in questo momento è fondamentale la gestione delle energie, abbiamo tanti impegni ravvicinati e dovrò valutare la situazione. Sicuramente, nel reparto offensivo c'è più possibilità di giocare o dall'inizio o a gara iniziata. Ho provato un tridente con Niang, Balotelli e Robinho. Poi, però, ho cambiato e ho schierato Matri-Birsa-Kakà... Magari non va in campo nessuno dei due tridenti... Abbiamo giocatori con caratteristiche chiare, non devo inventarmi nulla: l'importante è mantenere sempre l'equilibrio in campo".