Il Milan vede viola: 0-2. Il Napoli non molla la vetta

Calcio
Tutto lo sconforto di Kakà dopo la rete di Borja Valero, che festeggia coi compagni, alle sue spalle (Getty)
milan_fiorentina_kaka_getty

11.a GIORNATA. La Fiorentina espugna San Siro con una punizione di Vargas nel primo tempo e il raddoppio di Borja Valero. Balotelli, diffidato, si fa ammonire e salterà il Chievo. Al San Paolo il Catania cade sotto i colpi di Callejon e Hamsik: 2-1

MILAN-FIORENTINA 0-2
27' Vargas, 73' Borja Valero

Guarda la cronaca del match


Non basta un Milan aggressivo per avere la meglio sulla Fiorentina. Non basta il fattore campo e a nulla serve che Balotelli stringa i denti dopo quello che sembrava un infortunio. Niente da fare, in campionato il Milan non vede la luce. Sconfitti dai viola a San Siro, ai rossoneri rimane soltanto l’ennesima squalifica di SuperMario (ma da quante partite non è più Super?) e un senso di amaro in bocca alla vigilia del quarto turno di Champions: la spedizione al Camp Nou di mercoledì sera, contro un Messi famelico (a secco nei due ultimi turni di Liga, giocati da titolare) si preannuncia pericolosissima.

E dire che Montella non godeva della sua miglior Fiorentina: ci siamo abituati all’assenza di Mario Gomez, ma negli ultimi giorni la trasferta di Milano ha fatto discutere molto per la squalifica di Cuadrado, sempre straripante nei suoi inserimenti offensivi. Fiducia a Matos Ryder (preferito a Joaquin) e a Juan Manuel Vargas. E’ proprio il peruviano a sbloccare il match con un calcio di punizione deviato da Muntari, dopo 27’ di gioco. Se un tempo non si parlava d’altro che sulla sofferenza della difesa rossonera sui calci d’angolo, Parolo e Vargas evidenziano anche una certa difficoltà sui calci piazzati diretti in porta. E la barriera ci mette sempre del suo.

A una Fiorentina che amministra bene il vantaggio si contrappone un Milan che confonde grinta e nervosismo. Balotelli a fine primo tempo reclama un fallo in area, poi si fa male e non sembra in grado di iniziare la ripresa. Il fatto che stringa i denti gli si ritorce contro: se fosse entrato Matri, Balo non avrebbe spinto inutilmente Neto su un pallone irraggiungibile, gesto che gli costa l’ammonizione. Diffidato, salterà il Chievo per squalifica.

L’ingresso in campo di Niang per uno spento Birsa non cambia le cose: è vero che serve il gol e che negli ultimi sei scontri a San Siro contro i viola il Milan aveva sempre segnato almeno una rete, ma chiederla al francese – ancora a secco in Serie A – sarebbe stato troppo. La Fiorentina invece lo trova sì, il raddoppio. Azione tutta spagnola confezionata da Joaquin e Borja Valero, che “mata” Gabriel.

Montella torna a Firenze con 21 punti in classifica e un risultato tondo e confortante. Finisce 0-2: per la prima volta in questo campionato la squadra di Allegri non trova il gol. Per chi vedesse tutto scuro, si può ricordare che nella passata stagione Allegri risorse proprio dopo la sconfitta interna con i viola. Ma dire che quest’anno la concorrenza è più agguerrita è un eufemismo.

NAPOLI-CATANIA 2-1
15' Callejon (N), 20' Hamsik (N), 25' Castro (C)

Guarda la cronaca del match


La Juventus chiama, il Napoli risponde. Dopo il successo bianconero al Tardini ed in attesa della Roma, la squadra di Benitez replica archiviando 2-1 la pratica Catania, desolatamente al penultimo posto nonostante l’avvento di De Canio. Brillano le gemme di Callejon e Hamsik, protagonisti di una vittoria più agevole di quanto il punteggio possa suggerire. Il San Paolo si rivela un impianto off limits per le rivali di campionato: gli azzurri, in casa, sfiorano il bottino pieno con 16 punti in 6 gare. Viceversa i siciliani, incerottati dalle assenze, incassano l’ennesimo ko lontano dal Massimino, il sesto in altrettante partite.

Nonostante l’imminente impegno in Champions League contro il Marsiglia, Rafa Benitez conferma l’11 titolare con Insigne, Hamsik e Callejon alle spalle di Higuain. De Canio opta invece per un abbottonato 4-5-1, colmo di assenze e puntellato dal solo Maxi Lopez nel reparto avanzato. L’avvio, di marca azzurra, sfocia nelle due perle di Callejon e Hamsik (entrambi al 6° gol in campionato), conclusioni dalla distanza che guadagnano gli applausi scroscianti del San Paolo. Il Catania alza la testa con Castro, abile a sfruttare l’invito di Biraghi, trova le misure in campo e tiene testa in un primo tempo decisamente godibile.

Dopo l’intervallo il diluvio che si scatena su Napoli non guasta le trame degli azzurri, tuttavia opachi dalle parti di Andujar. Il portiere argentino tiene a galla i siciliani negando il gol ad Albiol e soprattutto ad Higuain, tre volte murato non senza colpa nell’area rivale. Il predominio della squadra di Benitez non trova ulteriore conforto nel punteggio ma, pur senza concedere occasioni significative, non tutela un’ottima prestazione da sorprese sgradite. Poco importa: a braccetto con la Juventus, il Napoli tiene il passo nella corsa al vertice.