"Al Milan servono soldi stranieri. Zamparini? Incompetente"

Calcio
Gattuso con Silvio Berlusconi
gattuso_berlusconi

Gattuso ringhia in un'intervista al mensile So Foot: "Io ho votato Berlusconi, ma a lui non farei allenare neanche i ragazzi. Ora ci vogliono i quattrini del Qatar. Il patron del Palermo? Matto come Costantin del Sio, che però almeno è educato"

Ce n'è per tutti nelle parole (tante) di Rino Gattuso, protagonista di una lunga intervista al mensile francese So Foot. Per il "suo" Milan, che dovrebbe cercarsi un investitore straniero come ha fatto l'Inter, per Zamparini "incompetente, ipocrita e cattivo" e per qualche suo collega di oggi (allenatore) e di ieri (giocatore).

Per Silvio Berlusconi dice di aver votato perché convinto "dal suo programma", aggiungendo di essere ancora oggi "di destra" e di ammirare Angelino Alfano. Ma quanto al calcio, se il Cavaliere era un impareggiabile motivatore, sul piano tecnico - pur non essendo competente "nullo" - "non gli avrei affidato nemmeno l'allenamento di una squadra di ragazzi".

"Il Milan - dice - ha bisogno di una ristrutturazione e di una squadra competitiva. Così si sta trascinando. Gli servirebbero investitori stranieri. Forse qatarioti, con Leonardo. A Milano e in Lombardia, attualmente i cinesi comprano tutto, ristoranti, case...mettono un milione di euro sul tavolo come fosse niente. Perché non nel calcio?". Quanto alla carriera di allenatore, cominciata con due avventure infelici al Sion e al Palermo, Gattuso spiega: fra Christian Constantin (presidente della squadra svizzera, ndr) e Zamparini, difficile dire che sia il più matto....ma Constantin è almeno più educato di Zamparini. Lui mi telefonava in piena notte per rifare la formazione. E' ovvio che può farlo, come allenatore sono operativo 24 ore su 24. Il problema è che è totalmente incompetente. Non ci capisce niente. E poi è ipocrita e cattivo. Credo sia sotto pressione e che se potesse venderebbe, per la crisi economica. Ma chi comprerebbe il Palermo?".

Quanto agli allenatori, ha un debole per Carlo Ancelotti, "amico di noi giocatori, al contrario di Lippi", che era "distante e duro". L'unico con il quale dice di essersi trovato veramente male è Dick Advocaat ai tempi dei Rangers: "lo trovavo arrogante". Infine, i giocatori. Balotelli? "sbaglia a farsi sempre notare fuori dal campo". Pirlo? "Corre, ma mai a vuoto, perché sa prima di tutti dove arriverà la palla. E dove bisogna metterla. Come Francesco Totti. Loro hanno sempre avuto questo oltre alla loro tecnica. Hanno sei occhi ognuno: due davanti, due dietro e i due piedi che usano pure quelli come occhi". Quanto al capitano della Roma e al suo ipotetico ritorno in Nazionale, è netto: "sarebbe un grosso errore. Non ne ha bisogno e poi in Brasile deve andare la squadra che si è qualificata".