Ballardini-Reja, il nuovo non avanza: è pari Bologna-Lazio
CalcioIl debutto del tecnico sulla panchina rossoblù produce un punto nello 0-0 contro i biancocelesti, al termine di un match bloccato e privo di sussulti. Passo indietro per gli ospiti dopo la vittoria contro l'Inter. Klose divora l'occasione più ghiotta
BOLOGNA-LAZIO 0-0
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Termina 0-0 il secondo anticipo della 19.a giornata al Dall’Ara, tra Bologna e Lazio. Un punto per l’esordio di Ballardini sulla panchina emiliana, altrettanto per la seconda uscita di Reja al timone della Lazio. Match tutt’altro che esaltante, ancorato ad un pareggio tra due schieramenti abbottonati e privi di velleità offensive. Al giro di boa del campionato i biancocelesti ripartiranno dai 24 punti in classifica e da un trend poco confortante lontano dall’Olimpico: 5 punti in 10 gare esterne, senza alcuna vittoria all’attivo. Il Bologna raggiunge momentaneamente il Chievo a quota 16 e, dopo l'addio a Pioli, dovrà rodare i meccanismi di Ballardini per raggiungere la salvezza.
Ballardini-Reja, destini incrociati – Al debutto sulla panchina bolognese, Davide Ballardini incrocia la Lazio che guidò alla Supercoppa italiana nell’agosto del 2009 prima dell’esonero e dell’ingaggio di Reja. I due tecnici si erano già sfidati in Lega Pro, rispettivamente alle redini di Sambenedettese e Napoli, prima dei confronti in Serie A il cui bilancio recita estrema parità. Senza dimenticare che, venti stagioni fa (annata 1993-94), al timone del Bologna in C1 c’era proprio Edi Reja. Dopo il successo contro l’Inter, l’allenatore goriziano conferma il 4-1-4-1 privo di Radu e Konko rimpiazzati da Lulic e Cavanda, mentre sulla trequarti trova spazio Felipe Anderson. Il debutto di Ballardini coincide invece con il 3-5-1-1: squalificato Della Rocca, rispolverato Cherubin in difesa e reintegrato Diamanti a sostegno di Bianchi.
Equilibrio nel primo tempo - Rigore tattico e poco spazio concesso in avvio, complici mediane folte ed una lenta circolazione della palla. La prima occasione del match giunge allo scoccare della mezz’ora di gioco, sventata da Berisha dopo il tocco sottomisura di Bianchi. Il Bologna preme con le sterili conclusioni di Diamanti e Bianchi, ma si lascia preferire per intraprendenza. Al resto pensano continue interruzioni per scontri di gioco, costante di un primo tempo tutt’altro che entusiasmante.
Klose spreca, brivido Kone - Reja lascia negli spogliatoi l’evanescente Felipe Anderson in luogo di Keita, ma il canovaccio della ripresa tarda a mutare: ritmi a singhiozzo, spazi intasati ed errori pacchiani, come il liscio di Natali che quasi beffa Curci. L’occasione più ghiotta del match cade sui piedi di Klose che, al contrario di quanto esibito contro l’Inter, spreca calciando sopra la traversa. Il solo Diamanti prova a spezzare gli equilibri di una sfida incanalata sui binari dell’equilibri: una sua sortita premia l’inserimento di Kone, il cui sinistro termina di un niente a lato. Troppo poco per dribblare i fischi del Dall'Ara.
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Termina 0-0 il secondo anticipo della 19.a giornata al Dall’Ara, tra Bologna e Lazio. Un punto per l’esordio di Ballardini sulla panchina emiliana, altrettanto per la seconda uscita di Reja al timone della Lazio. Match tutt’altro che esaltante, ancorato ad un pareggio tra due schieramenti abbottonati e privi di velleità offensive. Al giro di boa del campionato i biancocelesti ripartiranno dai 24 punti in classifica e da un trend poco confortante lontano dall’Olimpico: 5 punti in 10 gare esterne, senza alcuna vittoria all’attivo. Il Bologna raggiunge momentaneamente il Chievo a quota 16 e, dopo l'addio a Pioli, dovrà rodare i meccanismi di Ballardini per raggiungere la salvezza.
Ballardini-Reja, destini incrociati – Al debutto sulla panchina bolognese, Davide Ballardini incrocia la Lazio che guidò alla Supercoppa italiana nell’agosto del 2009 prima dell’esonero e dell’ingaggio di Reja. I due tecnici si erano già sfidati in Lega Pro, rispettivamente alle redini di Sambenedettese e Napoli, prima dei confronti in Serie A il cui bilancio recita estrema parità. Senza dimenticare che, venti stagioni fa (annata 1993-94), al timone del Bologna in C1 c’era proprio Edi Reja. Dopo il successo contro l’Inter, l’allenatore goriziano conferma il 4-1-4-1 privo di Radu e Konko rimpiazzati da Lulic e Cavanda, mentre sulla trequarti trova spazio Felipe Anderson. Il debutto di Ballardini coincide invece con il 3-5-1-1: squalificato Della Rocca, rispolverato Cherubin in difesa e reintegrato Diamanti a sostegno di Bianchi.
Equilibrio nel primo tempo - Rigore tattico e poco spazio concesso in avvio, complici mediane folte ed una lenta circolazione della palla. La prima occasione del match giunge allo scoccare della mezz’ora di gioco, sventata da Berisha dopo il tocco sottomisura di Bianchi. Il Bologna preme con le sterili conclusioni di Diamanti e Bianchi, ma si lascia preferire per intraprendenza. Al resto pensano continue interruzioni per scontri di gioco, costante di un primo tempo tutt’altro che entusiasmante.
Klose spreca, brivido Kone - Reja lascia negli spogliatoi l’evanescente Felipe Anderson in luogo di Keita, ma il canovaccio della ripresa tarda a mutare: ritmi a singhiozzo, spazi intasati ed errori pacchiani, come il liscio di Natali che quasi beffa Curci. L’occasione più ghiotta del match cade sui piedi di Klose che, al contrario di quanto esibito contro l’Inter, spreca calciando sopra la traversa. Il solo Diamanti prova a spezzare gli equilibri di una sfida incanalata sui binari dell’equilibri: una sua sortita premia l’inserimento di Kone, il cui sinistro termina di un niente a lato. Troppo poco per dribblare i fischi del Dall'Ara.