Quando il Renate, ospite a casa propria, battè il Como

Calcio
I tifosi del Como "invadono" Renate, confinando i tifosi locali nel settore ospiti. Vincerà il Renate 1-0
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Stagione 2005-2006, esordio assoluto per i nerazzurri in Serie D. Al Riboldi arriva il Como seguito da centinaia di tifosi: i sostenitori locali si sistemano nella zona ospiti, ma al 90' si tolgono una bella soddisfazione

di Matteo Veronese

"Non c'è molto da dire su quella partita", esordisce Primo Sironi, storico segretario del Renate e vera memoria storica della società. "Quella partita" è Renate-Como, prima giornata del Girone B della Serie D 2005-2006. I nerazzurri non retrocedono da oltre 40 anni e sono neopromossi tra i dilettanti, dopo aver compiuto quattro salti in avanti dal '63-'64, prima stagione in Seconda categoria. Quattro promozioni frutto di altrettante vittorie, mai passati per i playoff. Un bel record del quale a Renate vanno giustamente fieri. Il Como invece è fallito pochi mesi prima e si presenta comunque come una squadra che fino a tre anni prima giocava in Serie A contro Milan, Inter, Juventus e via dicendo. Trasferte ben più prestigiose rispetto a quella verso Renate, paese di 3.500 anime in Brianza.

Ospiti in casa propria - Al Mario Riboldi i tifosi del Como arrivano a centinaia: il piccolo centro sportivo, non propriamente uno "stadio", può ospitare fino a 1.400 tifosi ma non dispone di un vero e proprio settore ospiti. Così qualche decina di sostenitori locali si sistema a lato della tribuna, lasciando agli "ospiti" la maggior parte dei posti a sedere. Avviene un piccolo miracolo sportivo, con il Renate che batte i più titolati avversari per 1-0. A fine stagione saranno 9 le vittorie dei nerazzurri, che chiuderanno undicesimi a 3 punti dalla zona playout, mentre il Como arriverà in zona playoff. Quattro anni dopo il Renate sale ancora, per la prima volta nella sua storia è in LegaPro: alla faccia dell'impatto con la nuova categoria, chiude il campionato in quinta posizione e viene eliminata ai playoff. I segreti? Ce li svela ancora Primo Sironi: "I presidenti Citterio e Spreafico su tutti".

Dilettanti prestati al professionismo - Negli anni '60 la società era ripartita da zero, il calcio a renate veniva vissuto a livello oratoriale dai giovani del paese. "Citterio è di Renate, entra in società nel 1975" continua Sironi "ed è tutt'ora presidente onorario. E' merito suo e di Spreafico, arrivato a fine anni '80, se siamo dove siamo ora. Nessuno a Renate, 30 anni fa, avrebbe pensato di arrivare fin qui. Siamo una squadra di dilettanti prestati al professionismo, tranquilli nel bilancio e ricchi di giovani. E' la nostra forza".