Juve d'acciaio, pareggia in dieci 1-1. Lazio beffata
CalcioSi ferma a 12 la striscia di vittorie consecutive dei bianconeri. Nell'anticipo serale la Lazio va in vantaggio con Candreva ma si fa riprendere in superiorità numerica (espulso Buffon) da Llorente. Due pali dei biancocelesti
LAZIO-JUVENTUS 1-1
27' rig. Candreva (L), 60' Llorente (J)
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E' diventato l'uomo più decisivo della squara di Conte, il finalizzatore perfetto a cui affidarsi nei momenti di difficoltà. Perché Fernando Llorente ha risolto nel modo migliore una partita che poteva sancire la prima sconfitta del 2014 per la Juve. Vero è che la Lazio è riuscita a interrompere la striscia di vittorie consecutive bianconere, che si è fermata a 12, ma la Juventus ha dimostrato di comandare legittimamente il campionato di serie A. In inferiorità numerica dal 25' del primo tempo e sotto di un gol per effetto del rigore (rosso a Buffon) procurato da Klose e trasformato da Candreva, si è ricomposta, non ha perso le distante, tantomeno la testa ed ha atteso l'intervallo per riorganizzare idee e schemi.
Nella ripresa Conte ha riproposto una squadra riorganizzata con una sorta di 4-3-1-1 per non snaturare le caratteristiche dei singoli ed avere, al tempo stesso, una buona presenza nella metà campo avversaria, specie sugli esterni. E proprio da un'incursione di Lichtsteiner è arrivata la rete del pareggio con un cross pennellato per la testa di Llorente abilissimo a girarla sul secondo palo eludendo l'intervento del pur bravo Berisha.
Accusato il colpo la Lazio ha prestato il fianco ad una Juve che spinta da un comprensibile entusiasmo ha provato il colpaccio, ma il portiere della Lazio è stato attento su un tentativo ravvicinato di Tevez. Risistemate le idee dopo il momento di sbandamento la Lazio ha provato ad accelerare ed ha sfiorato la rete del 2-1 con Klose che di testa ha indirizzato addosso a Storari che è stato abile, a sua volta, a deviare il pallone sulla traversa. Poco più tardi il neo entrato Keità ha trovato una conclusione a giro fermata dal palo.
Molto probabilmente, ai punti, avrebbe meritato la Lazio ma la Juventus ha portato a casa un pareggio giusto e frutto della voglia di sacrificarsi e di saper soffrire. Conte ha avuto, una volta di più, una grande dimostrazione di solidità, mentale e fisica, da parte dei suoi. La Lazio continua a migliorare nella qualità di gioco e, soprattutto, nei risultati.
27' rig. Candreva (L), 60' Llorente (J)
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E' diventato l'uomo più decisivo della squara di Conte, il finalizzatore perfetto a cui affidarsi nei momenti di difficoltà. Perché Fernando Llorente ha risolto nel modo migliore una partita che poteva sancire la prima sconfitta del 2014 per la Juve. Vero è che la Lazio è riuscita a interrompere la striscia di vittorie consecutive bianconere, che si è fermata a 12, ma la Juventus ha dimostrato di comandare legittimamente il campionato di serie A. In inferiorità numerica dal 25' del primo tempo e sotto di un gol per effetto del rigore (rosso a Buffon) procurato da Klose e trasformato da Candreva, si è ricomposta, non ha perso le distante, tantomeno la testa ed ha atteso l'intervallo per riorganizzare idee e schemi.
Nella ripresa Conte ha riproposto una squadra riorganizzata con una sorta di 4-3-1-1 per non snaturare le caratteristiche dei singoli ed avere, al tempo stesso, una buona presenza nella metà campo avversaria, specie sugli esterni. E proprio da un'incursione di Lichtsteiner è arrivata la rete del pareggio con un cross pennellato per la testa di Llorente abilissimo a girarla sul secondo palo eludendo l'intervento del pur bravo Berisha.
Accusato il colpo la Lazio ha prestato il fianco ad una Juve che spinta da un comprensibile entusiasmo ha provato il colpaccio, ma il portiere della Lazio è stato attento su un tentativo ravvicinato di Tevez. Risistemate le idee dopo il momento di sbandamento la Lazio ha provato ad accelerare ed ha sfiorato la rete del 2-1 con Klose che di testa ha indirizzato addosso a Storari che è stato abile, a sua volta, a deviare il pallone sulla traversa. Poco più tardi il neo entrato Keità ha trovato una conclusione a giro fermata dal palo.
Molto probabilmente, ai punti, avrebbe meritato la Lazio ma la Juventus ha portato a casa un pareggio giusto e frutto della voglia di sacrificarsi e di saper soffrire. Conte ha avuto, una volta di più, una grande dimostrazione di solidità, mentale e fisica, da parte dei suoi. La Lazio continua a migliorare nella qualità di gioco e, soprattutto, nei risultati.