L'iniziativa nata in Scozia nel 2000 e che ha coinvolto più di 14.000 fan in Gran Bretagna sbarca in Italia, a Genova: i tifosi rossoblucerchiati potranno vivere una giornata da protagonisti a Marassi, coronando un sogno e aiutando i bambini del Gaslini
di Matteo Veronese
"Gol decisivo nel derby, in rovesciata, all'ultimo minuto, sotto la gradinata. Poi via la maglietta e corro verso i tifosi. Sì, il cartellino giallo, ma vuoi mettere?". Ecco, alzi la mano chi non ha mai sognato di essere il protagonista di una scena del genere. Da oggi (anzi, per la precisione da maggio) anche in Italia sarà possibile vivere il sogno di poter indossare la maglia della propria squadra del cuore e calcare lo stesso terreno di gioco dei propri idoli per un giorno. Per di più, andando a finanziare un'organizzazione senza scopo di lucro che nel corso degli anni ha donato oltre 5 milioni di sterline per la ricerca.
Si parte da Genova. Football Aid arriva finalmente anche da noi e parte da Genova, la città dove è nato il calcio italiano. Le prime due società ad aver abbracciato l'idea nata nel 2001 a Edimburgo grazie a Craig Paterson, sono proprio Genoa e Sampdoria, che devolveranno tutto l'incasso di ben quattro partite che verranno organizzate in due giorni a Marassi all'ospedale Gaslini. Il format è lo stesso che ha avuto e ha tutt'ora tanto successo in Gran Bretagna, arrivando a coinvolgere otre 60 squadre di Premier, Championship e campionato scozzese (tra cui Manchester United e City, Chelsea, Arsenal, Liverpool ma anche, eccezionalmente, il Barcellona), capaci di organizzare fino ad oggi oltre 500 match: sul sito footballaid.com il tifoso può selezionare la squadra preferita, il suo ruolo in campo, personalizzare il completo ufficiale del team col proprio nome e numero. Nella data prescelta dovrà presentarsi allo stadio munito solo di scarpini e parastinchi e vivere una giornata da calciatore, cambiarsi nello spogliatoio dei propri idoli, giocare il match e rivedersi le proprie prodezze comodamente a casa. E sì... potrà portarsi a casa il kit personalizzato ad hoc! Tutto il ricavato dalle registrazioni degli utenti verrà devoluto in beneficenza per finanziare progetti sociali ed a favore della comunità selezionati dalle squadre che decideranno di collaborare con Football Aid.
La magia dei derby. Michele Cammarere ci svela il valore aggiunto della "versione" italiana: "In Inghilterra, con gli stadi di proprietà, le strutture sono marchiati con i loghi della società di casa. Per questo a Manchester o a Londra è impossibile organizzare dei derby. Qui in Italia avremo questo extra, chiamiamolo così, che è un bel modo per avvicinare i tifosi. Inizieremo a Genova grazie all'aiuto di Genoa e Sampdoria e dell'Assessore Regionale allo Sport e tampo libero Matteo Rossi che ha fortemente voluto questo progetto. In due giornate organizzeremo 4 partite, due riservate esclusivamente ai tifosi dei due club, e altre 2 saranno dei veri derby". Il primo passo è stato fatto, altri club hanno già abbracciato l'idea e saranno annunciati nei prossimi mesi come partner. Il sito per iniziare a vivere il proprio sogno e aiutare altri a rendere reali i propri è www.footballaid.com
"Gol decisivo nel derby, in rovesciata, all'ultimo minuto, sotto la gradinata. Poi via la maglietta e corro verso i tifosi. Sì, il cartellino giallo, ma vuoi mettere?". Ecco, alzi la mano chi non ha mai sognato di essere il protagonista di una scena del genere. Da oggi (anzi, per la precisione da maggio) anche in Italia sarà possibile vivere il sogno di poter indossare la maglia della propria squadra del cuore e calcare lo stesso terreno di gioco dei propri idoli per un giorno. Per di più, andando a finanziare un'organizzazione senza scopo di lucro che nel corso degli anni ha donato oltre 5 milioni di sterline per la ricerca.
Si parte da Genova. Football Aid arriva finalmente anche da noi e parte da Genova, la città dove è nato il calcio italiano. Le prime due società ad aver abbracciato l'idea nata nel 2001 a Edimburgo grazie a Craig Paterson, sono proprio Genoa e Sampdoria, che devolveranno tutto l'incasso di ben quattro partite che verranno organizzate in due giorni a Marassi all'ospedale Gaslini. Il format è lo stesso che ha avuto e ha tutt'ora tanto successo in Gran Bretagna, arrivando a coinvolgere otre 60 squadre di Premier, Championship e campionato scozzese (tra cui Manchester United e City, Chelsea, Arsenal, Liverpool ma anche, eccezionalmente, il Barcellona), capaci di organizzare fino ad oggi oltre 500 match: sul sito footballaid.com il tifoso può selezionare la squadra preferita, il suo ruolo in campo, personalizzare il completo ufficiale del team col proprio nome e numero. Nella data prescelta dovrà presentarsi allo stadio munito solo di scarpini e parastinchi e vivere una giornata da calciatore, cambiarsi nello spogliatoio dei propri idoli, giocare il match e rivedersi le proprie prodezze comodamente a casa. E sì... potrà portarsi a casa il kit personalizzato ad hoc! Tutto il ricavato dalle registrazioni degli utenti verrà devoluto in beneficenza per finanziare progetti sociali ed a favore della comunità selezionati dalle squadre che decideranno di collaborare con Football Aid.
La magia dei derby. Michele Cammarere ci svela il valore aggiunto della "versione" italiana: "In Inghilterra, con gli stadi di proprietà, le strutture sono marchiati con i loghi della società di casa. Per questo a Manchester o a Londra è impossibile organizzare dei derby. Qui in Italia avremo questo extra, chiamiamolo così, che è un bel modo per avvicinare i tifosi. Inizieremo a Genova grazie all'aiuto di Genoa e Sampdoria e dell'Assessore Regionale allo Sport e tampo libero Matteo Rossi che ha fortemente voluto questo progetto. In due giornate organizzeremo 4 partite, due riservate esclusivamente ai tifosi dei due club, e altre 2 saranno dei veri derby". Il primo passo è stato fatto, altri club hanno già abbracciato l'idea e saranno annunciati nei prossimi mesi come partner. Il sito per iniziare a vivere il proprio sogno e aiutare altri a rendere reali i propri è www.footballaid.com