Da Borgonovo a Zambrotta, 10 cose da sapere sul Como Calcio

Calcio
Sfondo rosso, croce bianca: lo stemma della Città è anche lo stemma della società, fondata nel 1907

SCHEDA. Fondata nel 1907, la società lariana ha disputato 14 campionati di A, l'ultimo con Preziosi al timone, prima del fallimento. Nella bacheca il "Torneo Lombardo"; nella sua storia il passaggio di quattro campioni del mondo e di Borgonovo

Il Como Calcio 1907 è attualmente al quinto posto nel Girone A della Prima Divisione. Sulla panchina lariana siede Giovanni Colella, classe '66, promosso prima dalla Berretti a vice e poi ad allenatore della prima squadra. Dal 2012 il presidente della società è Pietro Porro.

Dal 2006 Gianluca Zambrotta è il presidente onorario del Calcio Como. Negli ultimi anni il Como è passato alle cronache per la gestione Preziosi: l'attuale patron del Genoa guidò il Como dal '97 al 2003, portandolo prima in Serie A e poi al fallimento: dalla Serie A il Como retrocesse per tre volte in tre anni, fino alla C2, poi fallì e ripart' dalla Serie D. Gioca in Lega Pro dal 2009.

LE DIECI COSE DA SAPERE SUL COMO CALCIO 1907:

1. Lo stadio del Como: il Giuseppe Sinigaglia
Il Como Calcio, fondato nel 1907, gioca allo stadio Sinigaglia (intitolato ad un atleta polivalente morto durante la Prima Guerra Mondiale) dal 1927. Lo stadio, che sorge proprio in riva al lago, ha una capienza di 13.000 posti.
2. Il successo storico: il Torneo Lombardo
Il Como ha disputato 14 volte la Serie A. Nel 1945, con i campionati sospesi per la guerra, il Como vinse il Torneo Lombardo (tra le partecipanti Milan, Ambrosiana, Novara): si trattava di una delle competizioni più prestigiose - considerando lo stop della Serie A-, con Silvio Piola capocannoniere del campionato.
3. Azzurro...Italia
La maglia del Como, sin dagli inizi, è di colore azzurro (con un paio di passaggi dal granata al verde): a questa caratteristica si unì il fatto che negli anni della Serie A dal '49 al '53 il Como schierava esclusivamente calciatori italiani. Perciò veniva chiamato "l'Italia".
4. Quei quattro Campioni del Mondo
Sono quattro i calciatori che, dopo aver indossato la maglia del Como, sono diventati Campioni del Mondo: si tratta di Pietro Vierchowod, Marco Tardelli, Paolo Rossi (1982) e Gianluca Zambrotta (2006).
5. Zambrotta, presidente onorario
Nato e cresciuto a Como, Gianluca Zambrotta ha esordito tra i professionisti proprio con la squadra lariana. Da lì il salto prima al Bari e poi alla Juventus. Ma il legame con la città e la squadra è sempre rimasto forte: dal 2006 è il presidente onorario del Como Calcio; inoltre sta costruendo un centro sportivo a San Fermo della Battaglia.
6. La specialità: il doppio salto C-A
Al Como è riuscita, per due volte, l'impresa di essere promossa dalla C alla A in due stagioni: la prima volta tra il '78 e l'81, con Giuseppe Marchioro in panchina. La seconda ad opera di Loris Dominissini, vincendo la C nel 2001 e la B nel 2002.
7. Un settore giovanile super
Guidato da due ex grandi giocatori della propria storia, Roberto Galia e Silvano Fontolan, il Calcio Como ha un settore giovanile di prim'ordine, anche grazie al lavoro passato di Mino Favini, storico dirigente che, successivamente, ha fatto dell'Atalanta il miglior serbatioio di giovani d'Italia.
8. I recordman: Ballarini e Cetti
Il giocatore con più presenze nella storia del Como è Bruno Ballarini (350 partite tra il '58 e il '70). Il bomber di tutti i tempi è Antonio Cetti (91 reti tra il '20 e il '41).
9. Borgonovo, un legame fortissimo
Dopo aver giocato nelle giovanili, Stefano Borgonovo debuttò in Serie A proprio con il Como, non ancora 18enne. In totale giocò quattro stagioni in riva al lago, riuscendo a chiudere una stagione in A con 10 gol all'attivo. Alla fine della carriera da calciatore Borgonovo, dal 2000 al 2005, allenò Pulcini, Allievi e Primavera del Como.
10. Figlio d'arte
Nell'ultimo giorno dello scorso calciomercato il Como ha piazzato l'acquisto di Gianluca Rizzitelli, 20 anni, figlio del bomber di Roma e Torino Ruggiero.