Inter e Milan, novanta minuti sulla via dello scudetto

Calcio
Gervinho contro Hernanes e Kakà contro Tevez. Sono gli scontri della 26a giornata di A: gare importanti in chiave scudetto.
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I VIDEO. Le milanesi non lottano per il titolo, ma nella 26.a giornata saranno protagoniste indirette nella sfida al vertice. I nerazzurri contro la Roma, i rossoneri con la Juventus. Potrebbero arrivare segnali importanti per il futuro del campionato

di Gianluca Maggiacomo

Le milanesi al crocevia per lo scudetto. Inter e Milan, per una giornata, aghi della bilancia per i giochi di vertice. Scherzi del destino (e del calendario) nell’anno in cui nessuna delle due aspira al titolo. Nel fine settimana i nerazzurri sfideranno la Roma, i rossoneri la Juventus. Due gare a incrocio. Big match che si intrecciano e potrebbero emettere sentenze di un certo peso.



Garcia: ostacolo Inter – Per la Roma, che giocherà con metà stadio vuoto, sfruttare la gara interna contro l’Inter è un imperativo. I tre punti sono un obbligo. L’obbiettivo minimo è mantenere inalterata la distanza (-9) dalla Juventus. Il top sarebbe rosicchiare punti ai bianconeri, ammesso che il Milan riesca a fermare la squadra di Antonio Conte. In questo caso Rudi Garcia avrebbero più di un motivo per gioire, con una gara ancora da recuperare (in casa contro il Parma) e lo scontro diretto con la Juve da giocare all’Olimpico. Ma per i giallorossi sabato non sarà tutto semplice e scontato. Anzi. La Roma si troverà davanti un’Inter che pare aver voltato pagina. La squadra di Walter Mazzarri è reduce da tre risultati utili consecutivi: due vittorie e un pari. I nerazzurri sembrano essere usciti dalla crisi di inizio 2014. In più, se l’Inter vuole ancora sperare in un piazzamento europeo, ha l’obbligo di non lasciare altri punti per strada. Ed è per questo che la gara dell’Olimpico diventa fondamentale anche per Palacio e compagni.



A San Siro un grande classico – E se la Roma è costretta a correre, la Juve deve fare altrettanto. La vittoria nel derby contro il Torino è stato un segnale chiaro alla concorrenza. Il +9 sui giallorossi è rassicurante, ma va alimentato. A Milano Conte punta al colpaccio e, chissà, in un regalo da parte dell’Inter. Ma, a dispetto del divario in classifica (ballano 31 punti), per la Juve, l’impegno contro il Milan non è dei più semplici. Innanzitutto per blasone. E poi perché la squadra di Clarence Seedorf ha ripreso a marciare con buoni ritmi: da quando l’olandese è subentrato a Massimiliano Allegri, 12 punti in sei partite. Rendimento alto e gioco ritrovato. Prova ne sono l’ottima gara di Champions League contro l’Atletico Madrid e il secco 2-0 di Marassi ai danni della Sampdoria. Due indizi che Seedorf aspetta di confermare. Magari in un classico come Milan-Juventus. Una partita, sulla carta, da luci a San Siro.