LA FOTOGALLERY. La stagione di A offre le ultime occasioni per qualche campione in crisi: portieri confusi, difensori "saltati", attaccanti senza gol. Insieme fanno una piccola Nazionale di delusi che però vogliono a tutti i costi risorgere

Un anno in crisi d'identità, a regredire invece di migliorare. È la sorte che unisce tanti, delusi e deludenti per una stagione sotto le attese. Si va dal portiere della Lazio, che vede allontanarsi il Brasile, fino a Nagatomo, Emanuelson, Isla e Matri -
Il meglio del peggio: la top horror del campionato
FEDERICO MARCHETTI - Il numero uno della lista non può che essere il portiere della Lazio, vittima di un'involuzione abbastanza inspiegabile. Certo, qualche infortunio e (forse) rapporti non idilliaci in società. Ma papere come quella col Parma... -
Il meglio del peggio: la top horror del campionato
YUTO NAGATOMO - Anche dal giapponese ci si aspettava qualcosa di meglio. Perché la spinta e anche i gol non li ha fatti mancare, ma la fase difensiva resta poco meno che disastrosa. Come prova basta il tunnel di tacco incassato da Garics? -
Il meglio del peggio: la top horror del campionato
DANIELE BONERA - Non si ride nemmeno sull'altra sponda milanese, specialmente in difesa. Tra quelli che sembrano calati in modo notevole c'è l'ex giocatore del Parma. Doveva essere leader della retroguardia rossonera, ma è stato troppo spesso insicuro -
Il meglio del peggio: la top horror del campionato
DANILO - Una stagione convincente l'aveva lanciato tra i migliori centrali del campionato, in una piazza non facile per un difensore. Ma quest'anno per il brasiliano è stata notte fonda, con tante giornate no e spesso veri e propri regali agli avversari -
Il meglio del peggio: la top horror del campionato
URBY EMANUELSON - Per correre corre. Ma anche lui, come Nagatomo, ancora non riesce ad azzeccare la fase difensiva. Quel che è peggio è che i suoi cross tutti sballati stanno diventando proverbiali -
Il meglio del peggio: la top horror del campionato
FREDDY GUARIN - Uno screenshot vale più di mille immagini. È il retropassaggio contro il Livorno. Un raro caso di auto-assist filtrante che dice molto della crisi di un giocatore con potenzialità enormi, ma privo di senso tattico. E poi il mercato... -
Il meglio del peggio: la top horror del campionato
ANDREA COSSU - Pochi assist, nessun gol, una media voto ampiamente insufficiente, creatività - pare - esaurita. Non è stato il miglior anno nemmeno del numero 7 del Cagliari. Un tempo inamovibile e oggi uno dei tanti del centrocampo rossoblù -
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MAURICIO ISLA - Di lui ormai si fatica a trovare una foto in bianconero. Insicuro ben oltre l'accettabile, relegato in fondo alle gerarchie di Conte, persino temuto dai tifosi juventini. L'infortunio dello scorso anno non vale più come giustificazione -
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MIRKO VUCINIC - Non dev'essere facile veder arrivare Tevez e Llorente, vederli ambientare in un attimo e risolvere le partite, vedere il pubblico che si dimentica di te e la società che vuole usarti come pedina di scambio. Annus horribilis, davvero -
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ALESSANDRO MATRI - Al Milan per dimostrare che la Juve, nel cederlo, si sbagliava. Poi alla Fiorentina per mostrare che il Milan, nell'utilizzarlo poco, si sbagliava. A vedere quanti gol si divora, forse alla fine non si sbagliava nessuno -
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ADEM LJAJIC - Nella splendida Roma di Garcia aveva iniziato col botto, con tanto movimento, gol, assist, fantasia. Sui livelli dell'anno scorso e di Firenze. Poi Gervinho, Destro, Florenzi... tutti gli sono passati davanti. E lui s'è un po' perso -
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