Il Napoli passeggia sul Cagliari, Hamsik: vittoria per Ciro
CalcioGli uomini di Benitez, che nel pre-partita hanno fatto passerella con la Coppa Italia, hanno battuto 3-0 i sardi e festeggiato l'aritmetica del terzo posto. Il San Paolo ricorda il tifoso ferito e lo slovacco gli dedica il successo
NAPOLI-CAGLIARI 3-0
33' rig. Mertens, 44' Pandev, 57' Dzemaili.
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
"Ciro, Ciro". Napoli-Cagliari è cominciata con i cori del San Paolo per Ciro Esposito, il tifoso gravemente ferito sabato scorso negli scontri che hanno preceduto la finale di Coppa Italia. Ed è finita con le parole Marek Hamsik: "Dedichiamo questa vittoria al nostro tifoso ferito". Cori e dedica che la dicono lunga sul clima che si respirava in città prima dell’ultimo posticipo della 36esima giornata di Serie A. La notizia del Daspo a Genny ‘a Carogna a poche ore del fischio d’inizio, e le voci che circolavano su una possibile protesta delle due curve con possibile sospensione del match, che fortunatamente non c’è stata, sono state spazzate via da quei cori e dalla bella vittoria del Napoli.
E’ mancato solo il gol di Marek Hamsik per rendere perfetta la serata. Per una notte il San Paolo ha dimenticato i fatti, che poco avevano a che vedere con il calcio, e applaudito gli azzurri di Benitez dal primo all’ultimo minuto. Finisce 3-0 per il Napoli, contro un Cagliari con la testa già in vacanza.
La festa azzurra è cominciata con la sfilata della Coppa Italia prima della partita e l’aritmetica del terzo posto dopo il ko della Fiorentina del Sassuolo. A proseguire la festa ci hanno pensato Mertens, autore del primo gol azzurro su rigore nel giorno del suo 27esimo compleanno, Pandev, senza dubbio il migliore in campo, e Dzemaili che hanno completato questo 3-0 che per il Napoli è record. Già perché con queste reti gli azzurri, tra campionato e coppe, salgono a quota 81 gol in stagione: record assoluto nella storia del club. Fa festa anche Roberto Colombo che, al suo terzo anno da terzo portiere al Napoli, fa il suo esordio con la maglia azzurra. L’unico a non gioire del tutto è Marek Hamsik. Lo slovacco, a secco dallo scorso 2 novembre, non riesce a sbloccarsi sbagliando un calcio di rigore al 56’. Ma poco importa. Per una sera Napoli è tornata a parlare di calcio e non di scontri e ultrà.
33' rig. Mertens, 44' Pandev, 57' Dzemaili.
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"Ciro, Ciro". Napoli-Cagliari è cominciata con i cori del San Paolo per Ciro Esposito, il tifoso gravemente ferito sabato scorso negli scontri che hanno preceduto la finale di Coppa Italia. Ed è finita con le parole Marek Hamsik: "Dedichiamo questa vittoria al nostro tifoso ferito". Cori e dedica che la dicono lunga sul clima che si respirava in città prima dell’ultimo posticipo della 36esima giornata di Serie A. La notizia del Daspo a Genny ‘a Carogna a poche ore del fischio d’inizio, e le voci che circolavano su una possibile protesta delle due curve con possibile sospensione del match, che fortunatamente non c’è stata, sono state spazzate via da quei cori e dalla bella vittoria del Napoli.
E’ mancato solo il gol di Marek Hamsik per rendere perfetta la serata. Per una notte il San Paolo ha dimenticato i fatti, che poco avevano a che vedere con il calcio, e applaudito gli azzurri di Benitez dal primo all’ultimo minuto. Finisce 3-0 per il Napoli, contro un Cagliari con la testa già in vacanza.
La festa azzurra è cominciata con la sfilata della Coppa Italia prima della partita e l’aritmetica del terzo posto dopo il ko della Fiorentina del Sassuolo. A proseguire la festa ci hanno pensato Mertens, autore del primo gol azzurro su rigore nel giorno del suo 27esimo compleanno, Pandev, senza dubbio il migliore in campo, e Dzemaili che hanno completato questo 3-0 che per il Napoli è record. Già perché con queste reti gli azzurri, tra campionato e coppe, salgono a quota 81 gol in stagione: record assoluto nella storia del club. Fa festa anche Roberto Colombo che, al suo terzo anno da terzo portiere al Napoli, fa il suo esordio con la maglia azzurra. L’unico a non gioire del tutto è Marek Hamsik. Lo slovacco, a secco dallo scorso 2 novembre, non riesce a sbloccarsi sbagliando un calcio di rigore al 56’. Ma poco importa. Per una sera Napoli è tornata a parlare di calcio e non di scontri e ultrà.