Allegri si presenta: "Voglio vincere anche in Champions"

Calcio

Il neo allenatore della Juventus ha risposto alle domande dei giornalisti: "Proverò a vincere il quarto scudetto e a fare bella figura in Europa". Sul rapporto con Pirlo: "Con lui mai avuto problemi, è da matti discuterlo"

Si è presentato ai suoi nuovi tifosi Massimiliano Allegri scelto per sostituire Antonio Conte, dimessosi da allenatore della Juventus nella giornata di ieri. L'ex allenatore del Milan è stato introdotto nella conferenza stampa svoltasi allo Juventus Stadium dal dg Beppe Marotta:  "E' il profilo adatto per sostituire un allenatore vincente come Conte - ha detto - Quando è stato chiamato per vincere lo ha fatto subito.

L'importanza della Juve - "Per me è un onore essere qui - ha detto Allegri - E' stato un fulmine a ciel sereno, sono contento e felice, so che importanza ha allenare la Juve. Inizierò a lavorare da domani per andare incontro a una stagione importante e vincente. Per fare ciò ci vuole una grande organizzazione ma questa società e il suo ex allenatore hanno dimostrato di valere. E' un club che ha storia e tradizione, eredito una squadra che ha vinto per tre anni. Sono qui per mettermi a disposizione, per contribuire a vincere con questa società". "Mi ritengo fortunato perché negli ultimi cinque anni allenare Milan e Juve non è da tutti, sono un po' emozionato e sono arrugginito per le conferenze stampa. E' uno stimolo importante per me".

Convincere i tifosi - Sui tifosi mostratisi scettici sulla scelta: "Capisco lo scetticismo dei tifosi perché in un giorno è successo di tutto. Conquisterò la loro fiducia con lavoro, rispetto e professionalità, i tifosi avranno modo di conoscermi, capisco l'importanza di allenare la Juve e mi sento pronto per cercare di allungare la striscia di risultati che la Juve ha ottenuto in questi tre anni".

Difesa a tre o a quattro - Sulle difficoltà tecniche che potrebbe incontrare: "La squadra ha dominato in Italia bisognerà migliorare in Champions, la società ha una strategia oculata di mercato per rendere la squadra ancora più competitiva. Difesa a tre o a quattro? Devo sfruttare le caratteristiche dei giocatori, non è un problema adattarsi, bisogna creare presupposti per vincere. La sfida è molto stimolante, cercare di raggiungere il quarto scudetto e fare una buona Champions. Non penso che la squadra sia appagata, nel dna della Juve non esiste questa parola"

Il rapporto con Pirlo
- "Con Andrea ho un ottimo rapporto, non ci siamo sentiti perché non c'è stato il tempo, lui è un campione e al Milan ha sempre giocato fino a quando non ha avuto degli infortuni. Mi sento fortunato a ritrovarlo, quell'anno ha fatto fatica a rientrare, la società, lui e io abbiamo deciso poi quelle che sono state le nostre strade. Con lui, lo ripeto, non ci saranno problemi e mai ho messo in discussione le sue qualità altrimenti sarei matto. Andrea con me ha giocato anche mezz'ala ma il suo ruolo è quello davanti alla difesa".

Evra e Morata - "Evra è un giocatore che non si discute, di caratura nternazionale. Conosco la squadra e i giocatori, credo che non servirebbe stravolgere. Morata? E' un giovane con grandi potenzialità, do un giudizio assolutamente positivo su di lui".