Figc, Albertini si candida: io regista del cambio di marcia

Calcio
Demetrio Albertini si candida al ruolo di presidente della Federcalcio (Foto Getty)

L'ex giocatore del Milan, in conferenza stampa, ha comunicato di correre alla presidenza della Federcalcio: "Mi metto a disposizione, c'è la volontà di cambiare. Troviamo nuove soluzioni ma rimettiamo al centro il calcio giocato"

“Mi metto a disposizione di quello che potrebbe essere il rilancio, potrei fare il regista del cambio di marcia del nostro calcio. D’altra parte il regista lo facevo già in campo”. Così Demetrio Albertini, nel corso di una conferenza stampa convocata a Milano, ha ufficializzato la propria candidatura alla presidenza della Federcalcio in vista dell’assemblea elettiva dell’11 agosto prossimo.

“In tanti mi hanno chiesto di mettermi a disposizione. Ci vuole una volontà comune per cambiare la situazione. Dobbiamo rimettere al centro il calcio giocato: troviamo un dialogo che coinvolga tutti i soggetti”. L’ex rossonero ha proseguito: “Ci sono tematiche che meritano attenzione: non sottovalutiamo differenze tra professionismo e dilettanti. Anche la questione sportiva è molto importante, bisogna valorizzare i settori giovanili delle nostre squadre”. Sulle nuove soluzioni: “Sicuramente occorre trovarle, ma non si parli di modello tedesco, siamo un Paese diverso. Le seconde squadre? Non funzionano: in Italia i calciatori arrivano in Serie A molto più tardi che altrove. Voglio aprire un confronto per il cambiamento. Il calcio italiano deve tornare il campionato più bello del mondo”.

Demetrio Albertini ha quindi sciolto le sue riserve sulla candidatura alla presidenza della Federcalcio. Al momento il favorito resta tuttavia Carlo Tavecchio, attuale numero 1 della Lega dilettanti, che può contare su almeno il 60% dei consensi. Con Albertini però potrebbero schierarsi alcuni club di Serie A tra cui soprattutto la Juventus di Andrea Agnelli. Perché la sua candidatura diventi effettiva servirà l'indicazione di una delle componenti della Figc.

Nelle settimane successive alle dimissioni rassegnate da Giancarlo Abete, da più parti si era levata la richiesta di un cambiamento - anche generazionale - ai vertici della Federcalcio. In prima fila per il rinnovamento le componenti tecniche (l'Assocalciatori di Tommasi e l'Assoallenatori di Ulivieri), Barbara Berlusconi, e diversi club di Serie A tra cui Juventus e Roma, che con i rispettivi presidenti (Agnelli e Pallotta) hanno chiaramente fatto intendere di essere contro l'elezione di Tavecchio. Per la presentazione delle candidature in Federcalcio (con l'indicazione di almeno due componenti della Figc) ci sarà tempo fino al prossimo 27 luglio.