Il candidato alla presidenza della Federcalcio sulla frase dell'avversario. Che replica: pochi hanno fatto quel che ho fatto io. Galliani: Tavecchio? Una battuta infelice, ma non va dipinto come razzista. Marotta: un presidente inadeguato
"La frase di Carlo Tavecchio si commenta da sé, ci ha messo un po' in difficoltà a livello internazionale". Sono le parole di Demetrio Albertini, candidato alla presidenza della Federcalcio, sulla frase dell'avversario in merito a stranieri e banane. "Credo che dobbiamo cercare di essere meno intolleranti e dare noi per primi il buon esempio se vogliamo parlare con i tifosi - continua ai microfoni di Sky Sport -. A livello internazionale siamo una delle federazioni più importanti al mondo, siamo assieme alla Germania quelli che hanno 4 stelle, dietro solo il Brasile. Conosciamo tutti le regole, ci deve essere tolleranza zero verso alcuni tipi di comportamento".
Tavecchio: pochi hanno fatto quel che ho fatto io - "Ho fatto un'uscita infelice, ho sbagliato. Mi dispiace e mi sono scusato, ma posso dire, con arroganza, che per il mio vissuto pochi hanno fatto quello che ho fatto io per il Terzo mondo. Mi sono trovato protagonista delle prime pagine più del Papa e della guerra in Palestina, non sono abituato" ha poi replicato Carlo Tavecchio, presidente della Lega dilettanti e candidato alla presidenza Figc. "Credo che il programma che ho presentato preveda qualche novità sul mondo dei giovani - ha poi aggiunto Tavecchio - il progetto giovani ha una filosofia diversa. In Italia le squadre professionistiche hanno i loro vivai e pescano in un gruppo di 5-6 mila giocatori. Il mio progetto mira a creare un sistema dei centri di formazione federale su tutto il territorio nazionale, dove confluiranno circa 700mila soggetti che potranno essere valutati e presi in
considerazione".
Ma Galliani difende Tavecchio - "Demetrio Albertini lo conosco: è un amico e ha giocato con noi fin da quando era bambino. I nostri rapporti sono sempre ottimi. Tavecchio? La sua è stata una battuta infelice, ma non va dipinto come razzista. Non cambia, dunque, l'orientamento del Milan in favore di Carlo Tavecchio. La storia personale dell'uomo parla chiaro". Così, sempre ai microfoni di Sky, l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani.
Marotta: Tavecchio è inadeguato - "Quella di Tavecchio è stata una battuta infelice, fuori luogo. La Juve ha prima contribuito al programma, poi non ha trovato convergenza sul candidato, il nostro presidente l'ha giudicato inadeguato e lo confermiamo" ha detto l'ad della Juventus Beppe Marotta, a margine della presentazione del calendario di serie A, a proposito delle frasi di Tavecchio." Molte società hanno cambiato idea, penso sia uno scenario tutto da definire -ha detto Marotta-. E' prematuro cercare delle ipotesi, ma noto che il fronte pro Tavecchio si è spaccato".
Beretta: i fatti più importanti delle parole - "Penso che in generale sia necessario stare attenti alle parole, ma nella vita delle persone gli atti contano di più e Tavecchio ha sempre dimostrato grande impegno per l'integrazione e la solidarietà" ha detto Maurizio Beretta alla presentazione dei calendari della Serie A. "Nel programma di Tavecchio - ha aggiunto Beretta - c'è anche un impegno preciso sullo ius soli. E' giusto scusarsi, ma i fatti sono ancora più importanti delle parole".
Tavecchio: pochi hanno fatto quel che ho fatto io - "Ho fatto un'uscita infelice, ho sbagliato. Mi dispiace e mi sono scusato, ma posso dire, con arroganza, che per il mio vissuto pochi hanno fatto quello che ho fatto io per il Terzo mondo. Mi sono trovato protagonista delle prime pagine più del Papa e della guerra in Palestina, non sono abituato" ha poi replicato Carlo Tavecchio, presidente della Lega dilettanti e candidato alla presidenza Figc. "Credo che il programma che ho presentato preveda qualche novità sul mondo dei giovani - ha poi aggiunto Tavecchio - il progetto giovani ha una filosofia diversa. In Italia le squadre professionistiche hanno i loro vivai e pescano in un gruppo di 5-6 mila giocatori. Il mio progetto mira a creare un sistema dei centri di formazione federale su tutto il territorio nazionale, dove confluiranno circa 700mila soggetti che potranno essere valutati e presi in
considerazione".
Ma Galliani difende Tavecchio - "Demetrio Albertini lo conosco: è un amico e ha giocato con noi fin da quando era bambino. I nostri rapporti sono sempre ottimi. Tavecchio? La sua è stata una battuta infelice, ma non va dipinto come razzista. Non cambia, dunque, l'orientamento del Milan in favore di Carlo Tavecchio. La storia personale dell'uomo parla chiaro". Così, sempre ai microfoni di Sky, l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani.
Marotta: Tavecchio è inadeguato - "Quella di Tavecchio è stata una battuta infelice, fuori luogo. La Juve ha prima contribuito al programma, poi non ha trovato convergenza sul candidato, il nostro presidente l'ha giudicato inadeguato e lo confermiamo" ha detto l'ad della Juventus Beppe Marotta, a margine della presentazione del calendario di serie A, a proposito delle frasi di Tavecchio." Molte società hanno cambiato idea, penso sia uno scenario tutto da definire -ha detto Marotta-. E' prematuro cercare delle ipotesi, ma noto che il fronte pro Tavecchio si è spaccato".
Beretta: i fatti più importanti delle parole - "Penso che in generale sia necessario stare attenti alle parole, ma nella vita delle persone gli atti contano di più e Tavecchio ha sempre dimostrato grande impegno per l'integrazione e la solidarietà" ha detto Maurizio Beretta alla presentazione dei calendari della Serie A. "Nel programma di Tavecchio - ha aggiunto Beretta - c'è anche un impegno preciso sullo ius soli. E' giusto scusarsi, ma i fatti sono ancora più importanti delle parole".