Decreto stadi, il governo pone la fiducia: si vota giovedì

Calcio
Il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio
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Nel testo è previsto che, per gli straordinari delle forze dell'ordine negli stadi venga utilizzata una quota dei biglietti (tra l'1 e il 3%), senza intaccare i ricavi complessivi delle società di calcio. Renzi twitta: "Devono pagare i club"

Si terrà giovedì dalle 17, nell'Aula della Camera, la votazione sulla fiducia che il governo ha posto sul decreto legge stadi. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Le dichiarazioni di voto sulla fiducia avranno inizio dalle 15.

Il Decreto Legge - Nel testo del dl sugli stadi (sul quale appunto il Governo ha posto la questione di fiducia) è previsto che per finanziare gli straordinari delle forze dell'ordine sia utilizzata una quota dei biglietti, ma non si intacchino i ricavi complessivi delle società di calcio. All'esame dell'assemblea di Montecitorio viene infatti proposto il testo così come approvato dalla Commissione competente e validato dalla commissione Bilancio per quanto riguarda le coperture finanziarie.

La quota - Il decreto legge prevede cioè che "una quota tra l'1 e il 3% degli introiti complessivi derivanti dalla vendita dei biglietti" sia destinata a finanziare gli straordinari delle forze dell'ordine. In Commissione c'è stato invece uno stop, per mancanza della relazione tecnica, della norma che  prevede di utilizzare una quota dei ricavi complessivi dei club di serie A e B per la sicurezza.

Il tweet di Renzi - "Gli straordinari delle forze dell'ordine impegnate negli stadi devono essere pagati dalle societα di calcio, non dai cittadini". Lo scrive in un tweet il premier Matteo Renzi.

Le reazioni - Intanto in giornata erano già arrivati alcuni commenti degli addetti ai lavori. Il presidente della Figc Tavecchio concorda con quanto espresso dal presidente della Lega Beretta: "Occorre un confronto per evitare inutili demagogie. La Federcalcio condivide le preoccupazioni del presidente della Lega di Serie A. Occorre chiarezza su competenze e risorse disponibili".
Anche il persidente del Coni Malagò condivide quanto espresso da Beretta: "Come tutte le questioni giuste o sbagliate che siano, se sono fatte in corso d'opera, se tu hai un tuo bilancio e dalla mattina alla sera ti dicono che hai una spesa supplementare e' chiaro che non va bene" ed aggiunge "bisogna ridisegnare un  vero rapporto, che in questo caso riguarda il sistema calcio e mi  permetto di dire il sistema sport".

Taser - La polizia potrebbe anche essere autorizzata ad usare la pistola elettronica. Martedì è infatti arrivato il primo via libera alla sperimentazione, proprio con un emendamento al decreto legge sulla sicurezza negli stadi (anche se molti medici avvertono su possibili rischi per la salute correlati all'utilizzo del "taser"). Oggi la "pistola" è in uso in oltre 100 nazioni, dagli Stati Uniti al Canada, ma anche Spagna, Svizzera, Germania, Grecia, Gran Bretagna e Francia. 

I pericoli - Alcuni medici sostengono che potrebbe essere rischioso per la vita di chi ha un pacemaker, altri ritengono che il millamperaggio (ossia l'intensità della corrente) e la durata della scarica (pochi istanti) non interferiscano con l'attività cardiaca. Opinione comune è che l'uso di questo strumento dovrà essere subordinato al vaglio del Ministero della Salute.