C’era una volta Zamparini: "Stufo di cacciare allenatori"

Calcio
Iachini può stare tranquillo. Zamparini è un presidente diverso rispetto al passato (Getty)
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Dopo sei giornate di campionato il suo Palermo non ha ancora una vittoria. Il patron rosanero spiega perché non ha ancora cambiato la guida della squadra: "L'ho fatto troppe volte, Sono stanco. Con l'età si diventa saggi"

Giuseppe Iachini può stare tranquillo: il vecchio Maurizio Zamparini l’avrebbe già esonerato. Quello nuovo no. Lo Zamparini che non ti aspetti alla Zanzara, trasmissione di Radio 24 ha sottolineato una cosa: è cambiato anche lui: "Ho cacciato così tanti allenatori che mi sono stufato. Con Iachini c'è un rapporto da padre a figlio, è un ragazzo molto serio e va aiutato". Insomma l’allenatore del Palermo deve ringraziare una cosa: essere stato assunto dal “nuovo” Zamparini. "Quello di un tempo – ha aggiunto il presidente rosanero – lo avrebbe già cacciato ma con l'età si diventa più saggi".

Nei giorni scorsi si è parlato di una trattativa con i messicani per vendere il Palermo. Zamparini attacca: “Sono i giornali che non vendono e sparano cazzate. Sono
venuti in Italia, ma si è parlato solo di sponsor. Gli stranieri vengono, sono interessati ma poi scoprono che l'Italia non è uno stato di diritto e non ci vengono".

L'attacco a Platini e Agnelli -
Dopo aver parlato di sé e dei suoi cambiamenti in materia di esoneri e allenatori, Zamparini ha attaccato senza mezzi termini il presidente Uefa Michel Platini: “Spara sentenze, non sa niente. Il classico francesino con la puzza sotto il naso”. Inevitabile tornare a parlare di calcio italiano: "Tavecchio lo hanno criminalizzato per una battuta, ma lo volevano attaccare perché è una lotta di potere tra il clan Agnelli e il clan Lotito. Ma ha ragione Della Valle, gli Agnelli hanno preso tanto dall'Italia e poi via, come i piemontesi quando hanno detto che hanno liberato il sud, sono andati, hanno preso tutto e sono andati via”.