LA FOTOGALLERY. Il centrale di Sarri, inamovibile in campionato, è il primo nome per la futura difesa della Nazionale. Non mancano le alternative: nell’elenco anche Antei, Barba e Benedetti. Murru non convince Zeman, Somma l’ultimo prodotto della Roma
DANIELE RUGANI (1994, EMPOLI). In comproprietà tra toscani e Juventus, club che molto probabilmente investirà su di lui nel futuro. E non potrebbe essere diversamente: il 20enne di Lucca vanta doti fisiche, tecniche e caratteriali di livello assoluto -
Largo alla retroguardia: chi merita la difesa del futuro?
Cresciuto nel vivaio dell’Empoli, nell’estate 2013 i bianconeri lo acquistarono per metà prima di concederlo a Sarri in Serie B e successivamente nel massimo campionato. Di lui si è accorto anche il ct Conte, che punta ad inserirlo nel circuito azzurro -
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DAVIDE ZAPPACOSTA (1992, ATALANTA). Il fisico da maratoneta richiama una delle sue qualità basilari: la corsa, elegante ed incessante. Originario di Sora, nel 2011 entrò nell’orbita dell’Atalanta che lo prestò per tre stagioni all’Avellino -
Largo alla retroguardia: chi merita la difesa del futuro?
Una palestra preziosa, nella quale collezionò una promozione in B e prestazioni eccellenti. Tornato a Bergamo, alla sua prima esperienza in Serie A, sta convincendo sulla corsia destra per dedizione e resistenza. Può migliorare sotto il profilo tecnico -
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ALESSIO ROMAGNOLI (1995, SAMPDORIA). Parcheggiato a Genova sponda blucerchiata, in attesa di riprendersi la difesa della Roma. Giallorosso per formazione, fede e passione, figura tra i prospetti più luccicanti del calcio italiano -
Largo alla retroguardia: chi merita la difesa del futuro?
Centrale mancino, abile anche sulla fascia, dotato di un repertorio davvero invidiabile. A 18 anni registrò il suo primo gol in A con la maglia della Roma, poi il prestito alla Samp affidato alle cure di Mihajlovic. Il suo avvenire sarà nella Capitale -
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CRISTIANO BIRAGHI (1992, CHIEVO). Nato a Cernusco sul Naviglio e svezzato dall’Atalanta, le stesse tappe che percorse Gaetano Scirea. A 11 anni entrò nel settore giovanile dell’Inter, che in seguito gli concesse minuti con Juve Stabia e Cittadella -
Largo alla retroguardia: chi merita la difesa del futuro?
Terzino sinistro di buone qualità difensive, intraprendente anche nella metà campo avversaria. A Catania nella scorsa stagione prima del prestito al Chievo, dove godeva della stima di Corini. Maran non lo vede, Di Biagio non può fare a meno di lui -
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LUCA ANTEI (1992, SASSUOLO). Faceva parte dei giallorossi trionfanti nel campionato Primavera nel 2011 insieme ai vari Florenzi, Verre e Viviani. Figlio di Trigoria e di proprietà giallorossa: attualmente è in compartecipazione in Emilia -
Largo alla retroguardia: chi merita la difesa del futuro?
Costruito fisicamente, abile in anticipo e nel gioco aereo, Antei milita nel Sassuolo dal gennaio 2013 dopo la parentesi nel Grosseto. Discreto il suo minutaggio in stagione, complice il prepotente rientro di Acerbi nella difesa di Eusebio Di Francesco -
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FEDERICO BARBA (1993, EMPOLI). Compagno di Antei nella brillante Roma giovanile, percorse le orme dell’amico anche nel prestito a Grosseto. Dalla scorsa stagione risponde agli ordini di Sarri pur rimanendo nell’orbita giallorossa -
Largo alla retroguardia: chi merita la difesa del futuro?
Accostato ad Antei sia per mezzi fisici sia per qualità individuali, in campionato soffre la coppia titolare Rugani-Tonelli. Tuttavia ha colpito per efficacia ed istinto offensivo (gol contro la Lazio), contribuendo alla latitanza di Bianchetti -
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SIMONE BENEDETTI (1992, CAGLIARI). Figlio d’arte: il padre Silvano giocò con Roma e Torino. Proprio tra i granata iniziò il suo percorso prima di passare all’Inter e vincere il Torneo di Viareggio. In seguito i prestiti a Gubbio, La Spezia e Padova -
Largo alla retroguardia: chi merita la difesa del futuro?
Considerato tra i giovani più interessanti per lettura difensiva e senso della posizione, la scorsa estate ha abbandonato definitivamente l’Inter trasferendosi in Sardegna. Raramente impiegato da Zeman, attende uno spazio più consistente -
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NICOLA MURRU (1994, CAGLIARI). Come Benedetti paga le scelte insindacabili del tecnico boemo, che gli preferisce il brasiliano Avelar. Eppure, dopo il suo debutto in Serie A da 17enne, in breve aveva fatto parlare di sé anche in chiave mercato -
Largo alla retroguardia: chi merita la difesa del futuro?
Esterno mancino dalle ottime proprietà atletiche, cagliaritano e da sempre legato al club sardo. Ha già maturato gettoni con tutte le selezioni giovanili azzurre, oltre all’invito dell’ex ct Prandelli nello stage dello scorso marzo a Coverciano -
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MICHELE SOMMA (1995, ROMA). Nato con il calcio nel sangue: il padre Mario, ex calciatore, è allenatore di lungo corso. Inevitabile il salto nel palcoscenico più importante, la Serie A, raggiunta lo scorso 22 novembre a Bergamo nel 2-1 all’Atalanta -
Largo alla retroguardia: chi merita la difesa del futuro?
Si tratta dell’ennesimo prodotto di Trigoria, sorgente inesauribile di talenti. Già protagonista nella Primavera della Roma e capitano dell’Under-19, ha debuttato da terzino destro nonostante sia un centrale. Avrà tutto il tempo per mettersi in mostra -
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