Allegri: "Voglio la Champions. Nel 2015 noi e la Roma"
CalcioESCLUSIVA. L'allenatore nell'intervista a tutto tondo sotto l'albero: "Siamo forti e dobbiamo esserne consapevoli. Dire no alla Juve sarebbe stato da pazzi. Il campionato sarà un duello con la Roma, ma il salto importante sarà in Europa"
Un'intervista esclusiva rilasciata a Marco Nosotti e realizzata a Livorno. L'atmosfera di una tranquilla chiacchierata sotto l'albero di Natale, il momento per fare un bilancio dell'anno che sta finendo. Massimiliano Allegri ha parlato di sè, di come si è sentito catapultato nel mondo bianconero, delle potenzialità del suo gruppo, della Supercoppa persa, degli arbitri, dei suoi ragazzi, del duello che li aspetta con la Roma e del sogno realizzabile di conquistare la Champions League: "La Juventus ha qualità importanti, lo dico sempre, bisogna acquisirne consapevolezza, avere come obiettivo la vittoria del campionato è giusto, ma il salto più importante lo dobbiamo fare in Europa. La Juve può stare benissimo tra le più forti come Real Madrid, Barcellona e Chelsea".
Con un grande atto di fede nella sua squadra, Allegri non nasconde il desiderio di diventare grande in Europa con i bianconeri: "E' riduttivo pensare ad una Juve che si accontenti di arrivare agli ottavi di Champions. I ragazzi devono prendere coscienza delle qualità eccelse che hanno".
Supercoppa e Campionato - "Siamo un po' delusi ed arrabbiati per la mancata vittoria del trofeo - continua il toscano - ma a Doha abbiamo fatto una buona partita e il fatto che abbia vinto il Napoli dimostra comunque che il calcio italiano è di buon livello".
Duello con la Roma - Per il resto del campionato sarà un duello tra noi e la Roma. Purtroppo le altre sono troppo indietro. Perché possano tornare in corsa dovremmo perdere sempre entrambe e le altre vincere sempre. E' una cosa improbabile".
Innamorato dei suoi uomini - "Buffon per me è stato una scoperta straordinaria, Marchisio è molto intelligente, mi dà equilibrio a metà campo. Con Pirlo qualcuno vorrebbe sempre mettere zizzania, ma non c’è assolutamente nessun problema. Andrea ha 35 anni, mi piacerebbe giocasse tutte le partite ma mi devo confrontare con la sua età, e per averlo al meglio bisogna che lo gestisca".
Mercato - "A gennaio arriva sicuramente un difensore e non guasterebbe un trequartista"
Arrivo alla Juve - "Mi hanno catapultato nel mondo Juventus letteralemente da un'ora all'altra, ma non potevo dire di no. L'esperienza mi affascinava, voglio rimanere il più a lungo possibile e soprattutto diventare grande con lei, poi potrò pensare alla Nazionale o all'estero".
Tecnologia - "La moviola non servirebbe a niente. In senso più ampio ed applicata a dati oggettivi sicuramente sono favorevole alla tecnologia".
Con un grande atto di fede nella sua squadra, Allegri non nasconde il desiderio di diventare grande in Europa con i bianconeri: "E' riduttivo pensare ad una Juve che si accontenti di arrivare agli ottavi di Champions. I ragazzi devono prendere coscienza delle qualità eccelse che hanno".
Supercoppa e Campionato - "Siamo un po' delusi ed arrabbiati per la mancata vittoria del trofeo - continua il toscano - ma a Doha abbiamo fatto una buona partita e il fatto che abbia vinto il Napoli dimostra comunque che il calcio italiano è di buon livello".
Duello con la Roma - Per il resto del campionato sarà un duello tra noi e la Roma. Purtroppo le altre sono troppo indietro. Perché possano tornare in corsa dovremmo perdere sempre entrambe e le altre vincere sempre. E' una cosa improbabile".
Innamorato dei suoi uomini - "Buffon per me è stato una scoperta straordinaria, Marchisio è molto intelligente, mi dà equilibrio a metà campo. Con Pirlo qualcuno vorrebbe sempre mettere zizzania, ma non c’è assolutamente nessun problema. Andrea ha 35 anni, mi piacerebbe giocasse tutte le partite ma mi devo confrontare con la sua età, e per averlo al meglio bisogna che lo gestisca".
Mercato - "A gennaio arriva sicuramente un difensore e non guasterebbe un trequartista"
Arrivo alla Juve - "Mi hanno catapultato nel mondo Juventus letteralemente da un'ora all'altra, ma non potevo dire di no. L'esperienza mi affascinava, voglio rimanere il più a lungo possibile e soprattutto diventare grande con lei, poi potrò pensare alla Nazionale o all'estero".
Tecnologia - "La moviola non servirebbe a niente. In senso più ampio ed applicata a dati oggettivi sicuramente sono favorevole alla tecnologia".