Juve, un 2014 di passaggio: dallo Scudetto alla cura Allegri
CalcioLA TIMELINE. L'anno dei bianconeri è stato ricco di avvenimenti. Sono stati 12 mesi divisi in due parti: la gestione Conte e quella dell'ex tecnico del Milan. In mezzo sono arrivate la vittoria del terzo campionato consecutivo e diverse delusioni
L'anno che si appresta a finire potrebbe essere considerato di transizione, ma alla Juve si è costretti a vincere sempre. Così il 2014 bianconero è diviso a metà: l'era Conte e quella Allegri. In pochi giorni la squadra è passata dal festeggiare il terzo scudetto consecutivo ai metodi di un nuovo allenatore. L'addio del tecnico leccese è stato sicuramente uno dei momenti di svolta dell'anno juventino, ma non è l'unico.
Nel centrocampo bianconero accanto a Paul Pogba e Andrea Pirlo poteva esserci Fredy Guarin, se solo i tifosi dell'Inter non avessero bloccato un accordo già concluso. Il caso del colombiano è stato uno dei fatti salienti della scorsa sessione invernale del calciomercato. Proprio a partire dal ripensamento di Erick Thohir sono nate le prime tensioni con la nuova dirigenza nerazzura.
L'eliminazione in semifinale di Europa League è stato un altro momento di delusione per gli juventini. Contro il Benfica bastava un gol per accedere alla finale: e invece il ritorno a Torino finì zero a zero. Solo la vittora del terzo scudetto consecutivo ha consolato i tifosi, con quel record di 102 punti che rimarrà impresso a lungo nella storia della serie A.
Clicca qui per ripercorrere il 2014 della Juventus con la timeline
Nel centrocampo bianconero accanto a Paul Pogba e Andrea Pirlo poteva esserci Fredy Guarin, se solo i tifosi dell'Inter non avessero bloccato un accordo già concluso. Il caso del colombiano è stato uno dei fatti salienti della scorsa sessione invernale del calciomercato. Proprio a partire dal ripensamento di Erick Thohir sono nate le prime tensioni con la nuova dirigenza nerazzura.
L'eliminazione in semifinale di Europa League è stato un altro momento di delusione per gli juventini. Contro il Benfica bastava un gol per accedere alla finale: e invece il ritorno a Torino finì zero a zero. Solo la vittora del terzo scudetto consecutivo ha consolato i tifosi, con quel record di 102 punti che rimarrà impresso a lungo nella storia della serie A.
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