Inzaghi detta la linea: "Più attenti e cinici sui corner"

Il riscatto del Milan passa soprattutto da un aspetto, che la squadra ha il dovere di migliorare: "Abbiamo perso tre partite per un calcio d'angolo, è tutta questione di attenzione: ci alleniamo su questo, ma in campo bisogna essere più svegli e cinici. Non deve succedere più", chiarisce Filippo Inzaghi. La sconfitta di martedì a San Siro con il Sassuolo brucia ancora: "Anche tanti anni fa si prendevano gol da calcio piazzato, quando c'erano i difensori più forti del mondo. E' sempre stato un limite del Milan, ma va superato". Nel frattempo fa tappa a Milanello Silvio Berlusconi, accolto dall'ad Adriano Galliani e dallo stesso Inzaghi.

Imporre il proprio gioco - Il rimprovero non finisce qui: "L'ultima sconfitta contro il Sassuolo ci ha fatto capire che non siamo nelle migliori condizioni quando abbiamo il match in mano", sottolinea Inzaghi, "Ci servirà da lezione". Ma la situazione non è completamente negativa: "Siamo tutti dei fenomeni quando si vince e quando si perde non lo si è più, ma io non guardo queste cose, secondo me la squadra c'è. A Torino abbiamo una bella prova, poi la Coppa Italia ancora con il Sassuolo, avremo il modo di rifarci".

Dubbio Cerci - Inzaghi è tentato dall'idea di lanciare Alessio Cerci dal 1' contro il Torino: "Mi verrebbe voglia, ma devo essere razionale. Non ha svolto la preparazione invernale, non gioca da tre mesi. Devo ancora decidero se farlo partire dall'inizio o aspettare martedì in coppa Italia". Non è ancora al top El Shaarawy: "Ha preso una botta sul piede operato, ieri lui e Montolivo erano affaticati. Anche con Abate e De Sciglio bisogna andare cauti. Sono appena rientrati da uno stop, non so se De Sciglio possa giocare due di fila da titolare", conclude l'allenatore rossonero. No comment su Destro: "E' un giocatore della Roma. Di mercato non mi va di parlare, se volete parlo di Torino e Milan, altrimenti è finita qua...".