Serie A, ritmo lento: al giro di boa meno punti e meno gol

Calcio
I tifosi della Juventus possono essere soddisfatti: i bianconeri continuano a comandare la Serie A
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IL BILANCIO. Al termine del girone d'andata (FOTO) comanda sempre la Juve, ma le quote scudetto e salvezza si abbassano. Nel confronto con la classifica di un anno fa ribaltoni a Milano e Genova. Cresce la Lazio, crollano Hellas e Parma

Avanti piano: più che una corsa allo scudetto o alla zona Champions sembra una passeggiata a ritmo blando. Al giro di boa della Serie A balza all'occhio un notevole gap rispetto alla situazione di classifica di molte squadre appena 12 mesi fa. In coda la lotta salvezza è sempre meno affollata.

Per lo scudetto è corsa a due. Dopo 19 giornate di campionato c'è meno distacco tra le prime due rispetto ad un anno fa, ed entrambe hanno un distacco più ampio sul terzo posto, oggi occupato dal Napoli e dalla sorprendente Sampdoria. Juve e Roma peggiorano la propria classifica di 6 e 3 punti, ma ancora peggio fanno gli azzurri a -9. Che i bianconeri non potessero tenere il ritmo infernale dell'ultima Juve di Conte, che concluse la stagione con il record di punti per la Serie A, era anche prevedibile, ma dietro non riescono ad approfittarne e così ancora una volta la Vecchia Signora può fregiarsi del titolo di campione d'inverno.

Europa, ritmo "lento". 97 punti sommati, 2 di distacco tra Napoli, Sampdoria e Lazio: è il quadro della corsa alle posizioni che garantiscono un piazzamento nelle coppe europee. Merito degli exploit di Sampdoria e Lazio, rispettivamente a +12 e +7 sulle proprie classifiche di 12 mesi fa, ma soprattutto "colpa" di un Napoli che fatica più dell'anno scorso, avendo raccolto 9 punti in meno. Un anno fa la squadra di Benitez era inseguita da Fiorentina e Inter, con il terzetto che raccoglieva in totale 111 punti, con 10 di differenza tra il Napoli terzo e l'Inter, quinta a pari punti con il Verona.

Quota salvezza sempre più bassa. Un anno fa le ultime tre della classifica sommavano 42 punti. Si trattava di Bologna (16 punti), Livorno e Catania (13), poi retrocesse. Non un buon precedente per Cagliari, Parma e Cesena, che oggi sommano 34 punti, con emiliani e romagnoli (9) distanziati di 7 punti dai sardi, che tengono a portata di una sola vittoria Chievo ed Empoli. Il tonfo più clamoroso in classifica è quello dei ducali, a -17 rispetto a gennaio di un anno fa.

Meno gol, più pareggi.
In Serie A si segna sempre di meno: un anno fa al termine del girone d'andata erano stati segnati 525 gol, oggi siamo a quota 496. Le 20 squadre hanno raccolto in totale 519 punti contro i 503 di un anno fa, a causa di un maggior numero di pareggi.

I derby. Motivo di infinite discussioni tra amici e "cugini" è poi il rendimento delle squadre della stessa città. In ordine di classifica a Torino continua a dominare la Juventus, oggi a +24 sul Torino, mentre un anno fa i granata si trovavano a -26, esattamente la metà dei punti dei bianconeri. A Roma restano davanti i giallorossi, a +10 sulla Lazio, che però nella stagione 2013-2014, di questi tempi, aveva il doppio dei punti di distacco. Genova è la città cresciuta di più in questo senso: sommando le prestazioni dei rossoblucerchiati la città della Lanterna raccoglie ben 17 punti in più di un anno fa. La situazione di classifica però è ribaltata, con la Sampdoria di Mihajlovic a +5 sul Genoa di Gasperini, che 12 mesi fa sopravanzava i rivali cittadini di 2 punti. Perfetta parità a Milano, dove però i rossoneri di Inzaghi, nonostante un solo punto nelle ultime tre partite, migliorano il proprio score di 4 punti. Rallenta l'Inter, a -6 rispetto ad un anno fa. A Verona comanda ancora l'Hellas, a +3 su un Chievo che mantiene più o meno il ruolino di marcia del 2014, mentre i ragazzi di Mandorlini hanno 11 punti in meno.