Icardi contro Dybala: sfida tra i gioiellini d'Argentina

Calcio

Francesco Giambertone

Mauro Icardi e Paulo Dybala, di scena a San Siro domenica sera (Foto Getty)
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Inter-Palermo sarà anche il confronto tra i due bomber classe '93: Maurito e Paulo, appaiati in classifica marcatori a quota 11, inseguono coi gol il sogno dell'Albiceleste. Potevano essere Azzurri, ma "la Nazionale non si sceglie". E con Messi...

Se fossero italiani, la Nazionale avrebbe risolto per il prossimo decennio l'annoso problema dell'attacco, da tempo alla ricerca dei nuovi Vieri, Totti e Del Piero. Purtroppo per noi, e forse anche per loro, Mauro e Paulo sono nati nella terra che negli ultimi dieci anni ha generato mostri del calibro di Messi, Tevez, Higuain, Aguero, Di Maria, Lavezzi, e preferiamo fermarci qui. Se avessero temuto tutta questa concorrenza, Icardi e Dybala alla fine avrebbero scelto di giocare per l'Italia. E avrebbero potuto: il doppio passaporto che tanti argentini possiedono dalla nascita li avrebbe potuti consegnare alla Nazionale di Antonio Conte. Invece, niente: i due giovani pistoleri hanno gentilmente declinato le avances del ct azzurro, in attesa della chiamata della madre patria.



Icardi è stato chiarissimo: “La Nazionale non si sceglie per trovare un posto”. Dybala ci ha pensato su e ha risposto: “Non potrei difendere i colori di un altro Paese come se fossero i miei, preferisco aspettare una chiamata dell'Argentina”. Quella che Maurito ha ricevuto una sola volta, un anno e mezzo fa: otto minuti più recupero in amichevole contro l'Uruguay e niente più. Dimenticato da Sabella, ma non da Dybala, che su Twitter si congratulava con l'amico per quell'unica convocazione.


Domenica sera si stringeranno la mano, poi metteranno da parte l'amicizia per concentrarsi sull'Inter e sul Palermo, avversarie a San Siro, dove entrambi - da padrone di casa o da ospite - hanno già segnato. Oltre al talento grezzo ma puro, Icardi e Dybala condividono altro. Fanno parte della leva calcistica del '93, quella che arriverà nel pieno della forma al Mondiale in Russia, a 25 anni tondi. In questa stagione di Serie A hanno segnato entrambi 11 gol, con 2 rigori a testa e nessun errore dal dischetto: di destro, di sinistro e anche di testa. Centravanti Maurito, punta totale Paulo, inseguono in classifica marcatori proprio quegli figli d'Argentina di cui vorrebbero raccogliere l'eredità. Sognando un giorno di formare con Messi la coppia dei sogni. O magari, chissà, un bel tridente.