La Juve è ormai lontana, a più nove. E il Napoli ormai vicino, a meno tre. Ma a spiegare il momentaccio ci sono altri numeri: nelle ultime dieci gare, la squadra di Garcia ha pareggiato sette volte, ha segnato solo nove reti, ha preso gol troppo spesso
di Stefano Rizzato
Il peggio, quando va tutto male, sono i numeri. Perché quelli non si possono interpretare. E per la Roma, di questi tempi, sono numeri impietosi: a partire dal meno 9 che costringe i giallorossi a deporre le speranze in chiave scudetto. Ma Garcia e i suoi sono obbligati ormai a guardarsi alle spalle: il Napoli ha il secondo posto nel mirino e anche dietro c'è chi recupera terreno.
Nove punti in meno del 2013/2014 - L'occasione era quella giusta. Perché la Juve di Allegri è una macchina solida, affidabile, ma meno esplosiva di quella guidata da Conte. Nello scorso campionato, i bianconeri arrivarono a quest'altezza con sei punti in più. Anno su anno, però, la Roma ha lasciato per strada addirittura nove punti. Il calcolo è facile: se i giallorossi fossero riusciti a ripetersi sugli stessi livelli, oggi guiderebbero il campionato a pari merito con i rivali di Torino.
Napoli a meno tre - Se il campionato fosse iniziato alla 15esima, altro che scudetto! La Roma sarebbe fuori anche dall’Europa, dietro anche a Lazio, Inter, Fiorentina e Torino. Dietro in tanti hanno recuperato tanto in pochi turni e con 14 partite ancora da giocare, il posto in Champions non si può più dare per scontato. Ecco la classifica delle ultime dieci gare.
Cinque partite subendo sempre gol - Con i "se" e guardando al passato, si risolve poco. E allora sono altri i numeri da guardare, quelli utili per capire dove metter mano per invertire la rotta. E qui i dubbi sono pochi: la Roma deve cambiare passo sia in difesa che in attacco. L’anno scorso furono i giallorossi riuscirono a non prendere gol in oltre metà delle sfide di campionato: 21 su 38. Nelle ultime cinque partite l’impresa non è mai riuscita.
Nove gol in dieci partite – Ma è soprattutto l’attacco ad essere venuto meno ai suoi standard. La media gol delle 24 partite di campionato giocate fin qui è di 1,54 reti per ogni match. Ma se restringiamo l’analisi agli ultimi dieci turni, si arriva a un gelido 0,9 di media: nemmeno un gol a partita. Rifacciamo il confronto: nel 2013/2014 la Roma finì con 1,89 gol di media a partita.
Iturbe + Gervinho + Totti = Ljiajic - Davanti si salva solo Ljiajic con i suoi otto gol. Per il resto in troppi sono sottotono: Totti con sole cinque reti, Iturbe (ora infortunato) con un solo gol, Doumbia e Ibarbo in attesa di poter essere utilizzati e giudicati. E anche Gervinho, determinante a livello di gioco, ha timbrato solo due volte in 16 partite. Tra i marcatori stagionali ci sarebbe anche Destro, con cinque gol, ma ormai la sua maglia è rossonera.
Il peggio, quando va tutto male, sono i numeri. Perché quelli non si possono interpretare. E per la Roma, di questi tempi, sono numeri impietosi: a partire dal meno 9 che costringe i giallorossi a deporre le speranze in chiave scudetto. Ma Garcia e i suoi sono obbligati ormai a guardarsi alle spalle: il Napoli ha il secondo posto nel mirino e anche dietro c'è chi recupera terreno.
Nove punti in meno del 2013/2014 - L'occasione era quella giusta. Perché la Juve di Allegri è una macchina solida, affidabile, ma meno esplosiva di quella guidata da Conte. Nello scorso campionato, i bianconeri arrivarono a quest'altezza con sei punti in più. Anno su anno, però, la Roma ha lasciato per strada addirittura nove punti. Il calcolo è facile: se i giallorossi fossero riusciti a ripetersi sugli stessi livelli, oggi guiderebbero il campionato a pari merito con i rivali di Torino.
Napoli a meno tre - Se il campionato fosse iniziato alla 15esima, altro che scudetto! La Roma sarebbe fuori anche dall’Europa, dietro anche a Lazio, Inter, Fiorentina e Torino. Dietro in tanti hanno recuperato tanto in pochi turni e con 14 partite ancora da giocare, il posto in Champions non si può più dare per scontato. Ecco la classifica delle ultime dieci gare.
Cinque partite subendo sempre gol - Con i "se" e guardando al passato, si risolve poco. E allora sono altri i numeri da guardare, quelli utili per capire dove metter mano per invertire la rotta. E qui i dubbi sono pochi: la Roma deve cambiare passo sia in difesa che in attacco. L’anno scorso furono i giallorossi riuscirono a non prendere gol in oltre metà delle sfide di campionato: 21 su 38. Nelle ultime cinque partite l’impresa non è mai riuscita.
Nove gol in dieci partite – Ma è soprattutto l’attacco ad essere venuto meno ai suoi standard. La media gol delle 24 partite di campionato giocate fin qui è di 1,54 reti per ogni match. Ma se restringiamo l’analisi agli ultimi dieci turni, si arriva a un gelido 0,9 di media: nemmeno un gol a partita. Rifacciamo il confronto: nel 2013/2014 la Roma finì con 1,89 gol di media a partita.
Iturbe + Gervinho + Totti = Ljiajic - Davanti si salva solo Ljiajic con i suoi otto gol. Per il resto in troppi sono sottotono: Totti con sole cinque reti, Iturbe (ora infortunato) con un solo gol, Doumbia e Ibarbo in attesa di poter essere utilizzati e giudicati. E anche Gervinho, determinante a livello di gioco, ha timbrato solo due volte in 16 partite. Tra i marcatori stagionali ci sarebbe anche Destro, con cinque gol, ma ormai la sua maglia è rossonera.