Contro il Cesena l'attaccante dell'Atalanta ha messo a segno la terza acrobazia stagionale, dopo quelle realizzate contro Cagliari e Torino: "Mi vengono spontanee, fin da quando ero ragazzino"
"Segnare un gol così è il sogno di tutti i bambini, sono felice di riuscire a realizzare sul campo qualcosa che di solito si vede nei cartoni animati di Holly & Benjii. E' un gesto istintivo: per fare questo tipo di giocate bisogna essere un po' pazzi...". Mauricio Pinilla è il re della rovesciata. Contro il Cesena l'attaccante dell'Atalanta ha messo a segno la terza acrobazia stagionale, dopo quelle realizzate contro Cagliari e Torino. "Sono giocate che mi vengono spontanee, fin da quando ero ragazzino - ha spiegato oggi il centravanti -. In allenamento ci provo spesso, quindi i miei compagni non si sono stupiti più di tanto. Quando vedo la palla in aria mi scatta dentro qualcosa... Posso dire che negli ultimi tre mesi sono stato fortunato a realizzare delle reti del genere, ma la cosa più importante è che un gol serva a fare punti, come è accaduto a Cesena".
Secondo Pinilla la prodezza migliore è proprio quella firmata in Romagna. "La palla era altissima, coordinarsi era molto complicato ed eravamo sotto di un gol - ha sottolineato - . Avevamo bisogno di almeno un punto, per questo scelgo la rovesciata contro i romagnoli. Anche quella contro il Torino era stata bella ma purtroppo non aveva portato punti...". C'è anche un altro motivo per gioire: l'attaccante era reduce da una squalifica di tre giornate. "Ci tenevo a farmi perdonare dopo l'espulsione contro il Torino. Migliaccio mi aveva un po' rimproverato - ha ammesso -. Avevo promesso che sarei rientrato segnando una doppietta e ci sono riuscito. Adesso dobbiamo continuare a spingere al massimo: pensiamo a raggiungere la salvezza matematica, poi potremo abbracciarci tutti per festeggiare il traguardo. Ora sotto con la Lazio, altra sfida difficile".
Secondo Pinilla la prodezza migliore è proprio quella firmata in Romagna. "La palla era altissima, coordinarsi era molto complicato ed eravamo sotto di un gol - ha sottolineato - . Avevamo bisogno di almeno un punto, per questo scelgo la rovesciata contro i romagnoli. Anche quella contro il Torino era stata bella ma purtroppo non aveva portato punti...". C'è anche un altro motivo per gioire: l'attaccante era reduce da una squalifica di tre giornate. "Ci tenevo a farmi perdonare dopo l'espulsione contro il Torino. Migliaccio mi aveva un po' rimproverato - ha ammesso -. Avevo promesso che sarei rientrato segnando una doppietta e ci sono riuscito. Adesso dobbiamo continuare a spingere al massimo: pensiamo a raggiungere la salvezza matematica, poi potremo abbracciarci tutti per festeggiare il traguardo. Ora sotto con la Lazio, altra sfida difficile".